In provincia di Roma tre dei dieci comuni italiani con più spiagge in concessione ai privati
In provincia di Roma ci sono tre dei dieci comuni italiani costieri "con la maggiore occupazione di spiagge in concessione", cioè, al contrario, quelli con meno spiagge totalmente libere. Emerge nell'analisi della situazione delle coste italiana menzionata nelle linee guida per la riapertura degli stabilimenti balneari elaborate da Inail e Istituto Superiore della Sanità su dati dell'Istat e del Ministero dei Trasporti. Nel Lazio ci sono spiagge per 243 chilometri su 361 chilometri totali di costa, dato che colloca la nostra regione al sesto posto in Italia per lunghezza delle spiagge. Al primo posto c'è la Calabria con 614 chilometri di spiaggia, seconda è la Sardegna con 595 chilometri, poi Sicilia, Puglia e Toscana. Nel Lazio ci sono 3217 concessioni del demanio costiero, di cui 654 per stabilimenti balneari e 105 per campeggi, circoli sportivi e complessi turistici. Nel Lazio il 40 per cento delle spiagge è occupato da stabilimenti o campeggi, e questa percentuale arriva fino al 69 per cento di Emilia e Liguria e scende fino al 19,6 del Molise. La regione con la maggiore popolazione litoranea è il proprio il Lazio ( ma per la presenza del comune di Roma), seguita da Sicilia e Campania.
I comuni costieri con la maggiore occupazione di spiagge in concessione
Nella tabella dei comuni costieri con la maggiore occupazione di spiagge in concessione ben tre sono in provincia di Roma. Si tratta di Ostia (inteso come Municipio), Sperlonga e Fiumicino: a Ostia ci sono 13,8 chilometri di costa, esclusi quelli della riserva di Castelporziano, e ci sono ben 61 stabilimenti per un 55 per cento di costa occupata da spiagge in concessione. A Fiumicino i chilometri di costa sono 22, di cui 4,6 a Fregene. Ci sono 75 stabilimenti in totale e per quanto riguarda la sola Fregene la percentuale di occupazione è addirittura del 95,6 per cento. A Sperlonga, infine, ci sono 9 chilometri di costa, 52 stabilimenti e il 74 per cento di costa occupata. La percentuale maggiore in Italia (esclusa la frazione di Fregene) è a Forte dei Marmi, in Toscana, con il 93,7 per cento di costa occupata e ben 125 stabilimenti in soli 4,7 chilometri di costa. Al secondo posto c'è Rimini in Romagna e al terzo Alassio in Liguria.
Le aree ad alta urbanizzazione costiera, si legge nel documento, "rappresentano un punto di maggiore attenzione in un’analisi di sistema sul fenomeno anche ai fini della prevenzione del rischio di aggregazione".