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In caso di condanna Virginia Raggi dovrà dimettersi (in base al codice etico di M5s)?

“In caso di condanna c’è l’espulsione. Il M5S rispetta il codice etico ed è l’unico ad averlo. Abbiamo fiducia nella magistratura e, come forza politica, anche nella bontà del nostro lavoro in Campidoglio. Oggi è il giorno delle due richieste di archiviazione, non c’è nessuna condanna”: risponde così il deputato M5s Riccardo Fraccaro.
A cura di Enrico Tata
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Archiviata, almeno questa è la richiesta degli inquirenti, l'accusa di abuso di ufficio e rinviata a giudizio per quella di falso. Ora i giudici del tribunale di Roma dovranno decidere se la sindaca della Capitale, Virginia Raggi, subirà o meno un processo per quest'ultima accusa a lei contestata. Davanti alla richiesta della procura la prima cittadina avrebbe dovuto sospendersi? Risponde Riccardo Fraccaro, deputato del Movimento 5 Stelle, che ha rilasciato un'intervista a Repubblica: "Non c’è alcun obbligo in proposito. Il fatto politico rilevante è la richiesta di archiviazione per i reati di abuso di ufficio per cui è stata massacrata per mesi. In caso di condanna c’è l’espulsione. Il M5S rispetta il codice etico ed è l’unico ad averlo. Abbiamo fiducia nella magistratura e, come forza politica, anche nella bontà del nostro lavoro in Campidoglio. Oggi è il giorno delle due richieste di archiviazione, non c’è nessuna condanna".

L'accusa di falso che riguarda la prima cittadina si riferisce alla nomina del fratello dell'ex braccio destro Raffaele Marra, Renato. Secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall'Olio Raggi avrebbe mentito quando ha presentato un documento firmato di suo pugno in cui asseriva che la scelta di promuovere il fratello del suo fedelissimo fosse stata solo sua. In una conversazione privata acquisita nel corso dell'indagine la sindaca scriveva a Marra: "Potevi dirlo prima questa cosa dello stipendio, mi mette in difficoltà, me lo dovevi dire”.

Il codice etico del Movimento 5 Stelle

Il nuovo codice etico del Movimento 5 Stelle, pubblicato a gennaio 2017, prevede l'espulsione per una condanna anche solo in primo grado per qualsiasi reato commesso con dolo. Ad eccezione dei cosiddetti reati d’opinione, che possono essere valutati caso per caso dal Garante, cioè Beppe Grillo, e dal Collegio dei probi viri.

Queste le parti del codice etico che riguardano eventuali procedimenti penali che coinvolgono i portavoce del Movimento:

2. RAPPORTI CON EVENTUALI PROCEDIMENTI PENALI

Il Garante del MoVimento 5 Stelle, il Collegio dei Probiviri od il Comitato d’appello, quando hanno notizia dell’esistenza di un procedimento penale che coinvolge un portavoce del Movimento5stelle, compiono le loro valutazioni in totale autonomia, in virtù e nell’ambito delle funzioni attribuite dal Regolamento del MoVimento 5 Stelle, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura. Il comportamento tenuto dal portavoce può essere considerato grave dal Garante o dal Collegio dei probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello, anche durante la fase di indagine, quando emergono elementi idonei ad accertare una condotta che, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale, sia già lesiva dei valori, dei principi o dell’immagine del MoVimento 5 Stelle. La condotta sanzionabile può anche essere indipendente e autonoma rispetto ai fatti oggetto dell’indagine.

3. AUTOSOSPENSIONE
In qualsiasi fase del procedimento penale, il portavoce può decidere, a tutela dell’immagine del MoVimento 5 Stelle, di auto-sospendersi dal MoVimento 5 Stelle senza che ciò implichi di per sé alcuna ammissione di colpa o di responsabilità. L’autosospensione non vincola né condiziona né preclude il potere del Garante, del Collegio dei Probiviri e del Comitato d’appello di adottare eventuali sanzioni disciplinari. Tuttavia, l’autosospensione può essere valutata quale comportamento suscettibile di attenuare la responsabilità disciplinare.

4. PRESUNZIONE DI GRAVITÀ
Il Garante del MoVimento 5 Stelle, il Collegio dei Probiviri o il Comitato d'Appello, in virtù e nell’ambito delle funzioni attribuite dal Regolamento del MoVimento 5 Stelle, valutano la gravità dei comportamenti tenuti dai portavoce, a prescindere dall’esistenza di un procedimento penale.
E’ considerata grave ed incompatibile con il mantenimento di una carica elettiva quale portavoce del MoVimento 5 Stelle la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo, eccettuate le ipotesi indicate all’ultimo comma. A tal fine, sono equiparate alla sentenza di condanna la sentenza di patteggiamento, il decreto penale di condanna divenuto irrevocabile e l’estinzione del reato per prescrizione intervenuta dopo il rinvio a giudizio. E’ invece rimessa all’apprezzamento discrezionale del Garante, del Collegio dei Probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello la valutazione di gravità ai fini disciplinari di pronunzie di dichiarazione di estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova, di sentenze di proscioglimento per speciale tenuità del fatto, di dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione.
La ricezione, da parte del portavoce, di “informazioni di garanzia” o di un “avviso di conclusione delle indagini” non comporta alcuna automatica valutazione di gravità dei comportamenti potenzialmente tenuti dal portavoce stesso, sempre salvo quanto previsto al punto 5.
E’ sempre rimessa alla discrezionalità del Garante e del Collegio dei Probiviri o del Comitato d’appello (e non comporta alcuna automatica presunzione in tal senso) la valutazione della gravità di fatti che configurano i c.d. reati d’opinione ipotesi di reato concernenti l'espressione del proprio pensiero e delle proprie opinioni, ovvero di fatti commessi pubblicamente per motivi di particolare valore politico, morale o sociale.

Il codice di comportamento firmato da Virginia Raggi

Virginia Raggi, al momento della presentazione della sua candidatura alle elezioni comunali, ha firmato un codice di comportamento. Al punto 9, comma a, si legge:h

a) Il Sindaco, ciascun Assessore e ciascun consigliere assume l’impegno etico di dimettersi se, durante il mandato, sarà condannato in sede penale, anche solo in primo grado. Assume altresì l’impegno etico di dimettersi laddove in seguito a fatti penalmente rilevanti venga iscritto nel registro degli indagati e la maggioranza degli iscritti al M5S mediante consultazione in rete ovvero i garanti del Movimento decidano per tale soluzione nel superiore interesse della preservazione dell’integrità del MoVimento 5 Stelle.

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