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Imprenditore sequestrato nel suo bar: “O firmi o ti taglio una mano”

Stando a quanto si apprende, le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma sono scattate in seguito alla denuncia della vittima, che aveva preso in gestione il bar di uno degli arrestati nel quartiere Borgo di Roma, a pochi passi da San Pietro.
A cura di Enrico Tata
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foto di repertorio
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Quartiere Borgo, nel cuore di Roma, tra Castel Sant'Angelo e San Pietro. Un imprenditore è stato sequestrato nel suo bar e minacciato: "O firmi o ti tagliamo una mano". Per questo sequestro a scopo di estorsione, aggravato dall'utilizzo del ‘metodo mafioso' sono state emesse quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di quattro persone, tutte di Cerveteri e tutti sui 30 anni. Stando a quanto si apprende, le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma sono scattate in seguito alla denuncia della vittima, che aveva preso in gestione il bar di uno degli arrestati. L'imprenditore è stato cacciato dall'attività, portato nei magazzini del locale, senza telefono, e costretto sotto minaccia a firmare dei documenti per il pagamento di un presunto debito e anche un contratto preliminare di vendita di una tabaccheria della zona. Gli indagati avrebbero usato violenza, avrebbero minacciato l'imprenditore con armi e con presunti contatti e conoscenze nella criminalità romana.

Gli investigatori hanno inoltre accertato un'altro episodio di estorsione ai danni dello stesso imprenditore: in pratica sarebbe stato costretto a firmare anche alcune cambiali per il pagamento di un fornitore del bar, fatto avvenuto in un locale pubblico e interrotto da altre persone presenti. Gli arrestati sono i fratelli fratelli Niko e Danilo C., 30 e 32 anni, Damiano P., 32 anni e Riccardo L., 31 anni.

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