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Cocaina da Santo Domingo: sequestrati 16 chili di droga, sei arresti all’Aeroporto di Fiumicino

Un’organizzazione criminale transnazionale è stata sgominata dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nell’ambito di un’operazione denominata Speed Goal. I militari, impegnati dall’alba di oggi, hanno dato esecuzione a sei ordinanze di misure cautelari.
A cura di Enrico Tata
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Dai Caraibi a Roma per un traffico di droga che fruttava milioni di euro. I corrieri da partivano da Santo Domingo con le valigie cariche di droga e all'aeroporto di Fiumicino un funzionario complice favoriva il recupero della merce. Un'organizzazione criminale transnazionale è stata sgominata dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nell'ambito di un'operazione denominata Speed Goal. I militari, impegnati dall'alba di oggi, hanno dato esecuzione a sei ordinanze di misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Roma.

I trafficanti avevano a libro paga dipendente infedele

Uno dei membri della banda di trafficanti procurava la droga a Santo Domingo, mentre un altro, attivo a Roma e dintorni, si occupava di spacciare la polvere bianca. Gli altri arrestati sono noti pregiudicati, un corriere incensurato e un funzionario in servizio all'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino.

Il modus operanti dei trafficanti di cocaina

Questo il modus operandi della banda: un passeggero sbarcava a Fiumicino, si disinteressava del suo bagaglio da stiva da ritirare ai nastri e invece, aiutato dal funzionario corrotto, usciva dall'aeroporto senza passare dai controlli con la sua valigia carica di cocaina. Proprio l'atteggiamento sospetto dello stesso passeggero, che per più di una volta ha abbandonato la sua valigia, ha fatto scattare le indagini.

Traffico di droga dal Sud America a Roma

Gli investigatori hanno dimostrato come il funzionario, membro a tutti gli effetti della banda, abbia aiutato di volta in volta il corriere della droga a sfuggire ai controlli di sicurezza. L'ultimo viaggio, quello che ha portato all'arresto della banda, ha permesso ai finanzieri di recuperare sedici chili di cocaina purissima nascosta in una ventiquattrore. La droga sarebbe stata sufficiente per circa mezzo milione di dosi e guadagni per oltre sei milioni di euro.

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