Il V Municipio chiude centri interculturali per bimbi senza preavviso: “Servizio indispensabile”
Martedì 25 febbraio il V Municipio di Roma ha inviato due Pec: una alla cooperativa Ruotalibera e una alla cooperativa Ermes. In entrambe si informano gli operatori che il 29 febbraio i due centri interculturali che gestiscono da anni (quello del Pigneto/Prestino e quello di Tor Sapienza) devono cessare immediatamente le loro attività. Un fulmine a ciel sereno non solo per le cooperative, ma soprattutto per le famiglie che usufruiscono dei servizi dei centri, rivolti a bambini e adolescenti. "Lo scorso anno c'è stato un bando per l'associazione del nuovo progetto – spiega a Fanpage.it Serena Amidani, del Centro interculturale Eufemia – Al quale abbiamo partecipato insieme ad altre associazioni. Il termine per la presentazione delle domande era il 29 marzo 2019, ma l'iter per la valutazione delle proposte non si è ancora concluso". Nonostante sia passato quasi un anno, la commissione non ha ancora deciso nulla sul futuro del Centro interculturale, che ha continuato a operare tramite proroghe del Municipio. Tramite Pec, martedì la giunta penstastellata ha comunicato che non ci sarebbero state più proroghe, e che sabato 29 febbraio sarebbero state chiuse tutte le attività.
M5s chiude centri interculturali per le famiglie: disagi per 300 bambini
La decisione del V Municipio ha ovviamente creato allarme tra gli operatori. Ma chi rischia di vivere gravi disagi legati a questa decisione, sono le famiglie che si affidano ai servizi delle cooperative. "Il nostro centro lavora con bambini dai tre ai sei anni di età – spiega Amidani – Siamo aperti mattina e pomeriggio perché i genitori che devono andare al lavoro e non sono rientrati nelle graduatorie per l'asilo nido, ci lasciano i bimbi". Nel pomeriggio, invece, le attività – senza nessun costo per l'amministrazione capitolina – sono aperte anche ai ragazzi più grandi, in genere ai fratelli dei piccoli che la mattina sono al centro. In tutto sono circa 300 i bambini di tutte le etnie e provenienze che usufruiscono dei servizi del Centro interculturale Eufemia, vero e proprio punto di riferimento per le famiglie della zona. "Ciò che chiediamo – conclude Serena – è che il Municipio proroghi il servizio fino all'espletamento della gara. Non ci interessa se noi vinciamo o perdiamo, quello che vogliamo è non lasciare gli utenti con un servizio chiuso dall'oggi al domani".