Il sisma ha abbassato la terra di 20 centimetri a Accumoli

Un cucchiaio di terra di 20 chilometri, una fetta di territorio che a causa del sisma magnitudo 6.0 e delle centinaia di repliche successive si è ribassato di ben 20 centimetri in corrispondenza dell'area di Accumoli. A rilevarlo, i ricercatori dell'Istituto per il Rilevamento elettromagnetico dell'ambiente, il Cnr-Irea di Napoli del Consiglio nazionale delle ricerche e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Nell'emergenza post terremoto il Dipartimento della Protezione Civile, fin dalle primissime ore dopo il sisma, ha attivato questi suoi centri di competenza per un'analisi di dati satellitari volta alla misura dei movimenti del suolo innescati dalle scosse ed allo studio delle sorgenti sismiche.
"Utilizzando i dati del satellite giapponese Alos 2, ottenuti tramite progetti scientifici, un team di ricercatori di Cnr e Ingv ha misurato con alta precisione i movimenti permanenti del suolo originati durante il terremoto, utilizzando la tecnica dell'Interferometria Differenziale", spiega Riccardo Lanari, direttore del Cnr-Irea. "Essa consente, confrontando immagini radar acquisite prima dell'evento con immagini successive al sisma, di rilevare deformazioni della superficie del suolo con accuratezza centimetrica. In particolare, e' stato evidenziato un abbassamento del suolo a forma di cucchiaio che si estende per circa 20 Km in direzione Nord ed ha un valore massimo di circa 20 centimetri in corrispondenza dell'area di Accumoli".