Il ristoratore che non vuole il cuoco egiziano: “Non è razzismo, la mia cucina è italiana”
"Cerchiamo solo cuochi italiani perché la mia cucina è italiana" è la replica del ventiquattrenne titolare del ristorante che ha rifiutato la candidatura di uno chef, Samy Abdelsalam, perché egiziano. A nulla è servito che il ragazzo scrivesse di avere nel suo curriculum esperienze lavorative nei ristoranti romani. "Non siamo razzisti, abbiamo personale proveniente dal Bangladesh e egiziani qui a lavorare, ma ci serve un cuoco italiano per la tipologia di locale e di cucina che facciamo! La risposta è stata fraintesa e questa gogna mediatica non serve!", ha spiegato a Fanpage.it il titolare, rifenderendosi alla denuncia del cuoco in cerca di lavoro. "La risposta da parte mia sicuramente è stata elaborata in modo sbagliato, però è stata fraintesa", ha aggiunto. Rimane però da capire perché un cuoco di origine egiziana non possa cucinare italiano.
Chef egiziano non può avere il posto perché non è italiano
La replica del ristoratore è arrivata dopo le polemiche dei lettori sulla sua risposta alla candidatura di uno chef egiziano. "Buongiorno, so che state cercando un cuoco, vorrei candidarmi per il posto" ha scritto il ragazzo in una chat Messanger, in cerca di lavoro nella Capitale. Ma la risposta che ha ottenuto è stata: "Mi dispiace, cerchiamo solo cuochi italiani". Nessuna domanda sulle sue esperienze lavorative, ma un ‘no' a prescindere, senza voler nemmeno vedere il suo curriculum. Laureato in Giurisprudenza, Samy ha seguito un corso di cucina a Dublino, in Irlanda, è diventato chef e ha lavorato in diversi ristoranti in tutta Europa, anche in Italia e a Roma, dove ha prestato servizio in diverse trattorie, facendo pratica sul campo e destreggiandosi tra le specialità culinarie della tradizione, dimostrando esperienza, volontà e bravura. Ciò non è però bastato ad essere preso in considerazione tra i candidati.