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Il primo consiglio dell’era Raggi è blindato: aula chiusa ai non accreditati

Nel 2014 i consiglieri del Movimento 5 Stelle avevano protestato per la stessa ragione. In Campidoglio si erano presentati con un’enorme chiave di cartapesta per “aprire l’Aula Giulio Cesare che negli ultimi mesi è stata blindata dal sindaco Ignazio Marino”.
A cura di En.Ta.
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All'interno dell'aula Giulio Cesare solo parenti, amici e cittadini accreditati dai consiglieri comunali. Ci sono i genitori della neosindaca, il marito e anche qualche ex collega. Il primo consiglio comunale dell'era Raggi è blindatissimo. L'accesso all'aula è stato chiuso a giornalisti e cittadini non accreditati che invece affollano il maxischermo installato nella sala della Protomoteca, già stracolma. Momenti di tensione sono stati segnalati all'ingresso perché la sala è troppo piccola a contenere tutti i reporter e i cittadini di Roma accorsi a vedere il primo consiglio comunale dopo l'elezione di Virginia Raggi a sindaco di Roma. Il Consiglio è comunque trasmesso sulla pagina Facebook del Comune e sul sito istituzionale.

Corsi e ricorsi storici. Nel 2014 i consiglieri del Movimento 5 Stelle avevano protestato per la stessa ragione. In Campidoglio si erano presentati con un'enorme chiave di cartapesta per "aprire l'Aula Giulio Cesare che negli ultimi mesi è stata blindata dal sindaco Ignazio Marino". Nelle ultime settimane a molti cittadini che non avevano una ‘sponsorizzazione' da parte di consiglieri comunali o municipale non è stato permesso di entrare", aveva commentato Enrico Stefano, consigliere rieletto del Movimento 5 Stelle. Marcello De Vito, che ora è presidente del consiglio comunale, aveva spiegato che "l'articolo 30 del regolamento vuole che le sedute siano pubbliche".

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