Il papà di Emanuele, morto di coronavirus a 34 anni: “Suo ultimo messaggio è stato: ‘Ho paura’”
Emanuele Renzi è morto a 34 anni di coronavirus. L'autopsia effettuata sul suo corpo ha dimostrato che il giovane, ricoverato e poi deceduto al policlinico di Roma Tor Vergata, non era affetto da alcuna patologia. "L'ultimo messaggio di mio figlio è stato ‘papà ho paura', lo stavano per portare in terapia intensiva e io non sono stato capace di rispondere, ho solo capito che stava cedendo", ha raccontato il signor Gabriele, il papà, nel corso di un'intervista rilasciata a Porta a Porta. "Il 18 marzo è stato intubato e nella notte tra sabato e domenica mi hanno detto che aveva avuto una crisi respiratoria ed era deceduto. E' stato duro dire al figlio di Emanuele, mio nipote, che il papà non sarebbe tornato", ha raccontato ancora il padre del ragazzo a Bruno Vespa.
Emanuele, morto a 34 anni al Policlinico di Roma Tor Vergata
Il 6 marzo Emanuele è tornato da un viaggio di tre giorni a Barcellona insieme ad alcuni amici. Il giorno dopo il suo rientro è andato al lavoro (presso il call center Youtility), ma quasi subito ha accusato i primi sintomi della malattia ed è rimasto a casa per sei giorni con la febbre e problemi respiratori. Le sue condizioni si sono aggravate e il 16 marzo è stato necessario il ricovero in terapia intensiva. È morto dopo sei giorni. L'autopsia, come detto, ha mostrato che Emanuele era in buona salute e non aveva alcuna malattia che possa aver peggiorato le sue condizioni. Si tratta della prima vittima under 35 del Lazio.