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Il lago di Bracciano si è ristretto: a provarlo le immagini riprese dal satellite

Le immagini pubblicate dal satellite dell’Agenzia spaziale europea testimoniano come l’abbassamento del livello del lago di Bracciano sia visibile anche dallo spazio. “In altre parti del mondo i grandi laghi sono monitorati da altimetri radar satellitari” spiegano gli scienziati dell’Esa.
A cura di Alessia Rabbai
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Bracciano ha un lago che scompare. L'acqua si è ritirata così tanto che il fenomeno è diventato visibile anche dallo spazio. A certificarlo è l'Esa, l’Agenzia spaziale europea, che sul suo sito ha pubblicato le immagini riprese dal satellite, evidenziando il progressivo avanzamento della linea di costa. A partire dallo scorso anno, infatti, il livello dell'acqua del bacino sabatino che si trova in provincia di Roma, è diminuito vertiginosamente. A settembre mancano pochi centimetri perché l'idrometro segni due metri al di sotto dello zero idrometrico, valore oltre il quale, come hanno spiegato alcuni scienziati e geologi locali si arriverebbe a un punto di non ritorno per l'ecosistema. “Il lago di Bracciano ha visto una significativa diminuzione del livello dell’acqua, visibile nei dati satellitari ottici – scrive l’Esa – Mentre questo può significare più spazio per i turisti, indica però che si è impoverita una delle fonti di acqua della capitale italiana. Il livello dell’acqua del lago di Bracciano è costantemente monitorato dalle autorità locali, ma in altre parti del mondo i livelli d’acqua di altri grandi laghi possono essere monitorati anche dagli altimetri radar satellitari, che aiutano i governi a gestire meglio le risorse idriche”.

Siccità, gli scienziati controllano le condizioni idriche dall'alto

Gli incendi, la scarsità d’acqua e miliardi di euro di danni all’agricoltura sono solo alcune delle conseguenze della siccità che ha colpito quest'estate l'Italia. Gli scienziati stanno utilizzando dati satellitari per controllare la situazione attuale dello stivale: “Nei primi sei mesi del 2017, abbiamo visto cadere sull'Italia centrale meno della metà della pioggia media”, ha dichiarato Luca Brocca, dell’Istituto di ricerca nazionale per la protezione geo-idrologica del Consiglio nazionale della ricerca (IRPI-CNR). “La combinazione di scarse piogge e temperature elevate ha portato alla siccità e avremo bisogno di una notevole quantità di precipitazioni per ristabilire la situazione". L’Italia, come riporta l'Esa, non è l’unico paese ad aver sofferto quest’estate: anche la Francia e i Balcani sono stati estremamente asciutti, ma l’Italia centrale supera il resto dell’Europa per aver registrato anormali livelli bassi di umidità.

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