Il Gran Teatro si ferma, troppo alta la tassa sull’occupazione dell’area

Il Gran Teatro sospende la sua programmazione e quindi le rappresentazioni del musical I Promessi Sposi previste dal 13 gennaio per ora non si terranno. La tensostruttura, che può ospitare oltre 3mila spettatori, è stata costruita a Tor di Quinto nel 2002 per "Notre Dame de Paris" prodotto da David Zard, poi spostato a Saxa Rubra dal 2011 in seguito a un parere negativo della sovraintendenza archeologica, Lo spostamento ha comportato un investimento di 700mila euro sostenuti integralmente da imprenditori privati. Secondo l'azienda che gestisce il teatro, poi, la nuova sede a Saxa Rubra ha rappresentato "un'ulteriore imperdibile opportunità per lo sviluppo del territorio" e i lavori e la presenza del teatro "hanno restituito decoro e sicurezza all'intera area". Quest'anno sono sorti dei problemi in merito alle tasse di occupazione dell'area, giudicate troppo alte dalla società che gestisce il teatro.
"Nelle ultime settimane, dopo 14 stagioni di regolare attività, sono sorte improvvise problematiche di natura tecnica e amministrativa con il Municipio XV, il quale ci ha intimato il pagamento di una indennità di occupazione di suolo pubblico su parametri palesemente errati e già formalmente contestati. A causa di queste divergenze, che comporterebbero un pagamento decuplicato della tassazione prevista, non ci viene rilasciata l'occupazione di suolo pubblico e, pertanto, l'ufficio spettacoli del Comune di Roma, malgrado le nostre reiterate istanze, non ha potuto emettere l'autorizzazione per lo svolgimento dei pubblici spettacoli". Questa la spiegazione dell'amministratore di Grandi Teatri Srl Giuseppe Viggiano.