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Il Comune chiede 250mila euro al centro sociale, Smeriglio: “Raggi blocchi questa follia”

Il Comune di Roma ha chiesto 250mila euro al centro sociale Astra nel quartiere del Tufello, scatenando la reazione degli attivisti e del mondo politico, che chiede di discutere definitivamente con tutti gli attori in campo dei problemi delle delibere 26 e 140. E gli attivisti promettono: “Non ce ne andiamo”.
A cura di Natascia Grbic
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Il Comune di Roma ha chiesto al centro sociale Astra, nel quartiere del Tufello, di lasciare l'immobile entro 30 giorni e di pagare 250mila euro di pagamenti arretrati. Come è capitato a tante altre associazioni a Roma, la lettera chiede il versamento del 100% del canone di affitto sin dal giorno dell'assegnazione: peccato che, quando i locali sono stati consegnati con delibera 26, le somme richieste erano molto minori. E così ora, sulla testa dei presidenti di varie associazioni, pendono scuri da centinaia di migliaia di euro che non si aspettavano di dover pagare. "Nessun invito a un tavolo della discussione, nessun dialogo con chi dal 2006 svolge attività sociale nel cuore del Tufello – hanno scritto gli attivisti di Astra in un comunicato – Mettiamo subito in chiaro una cosa: non abbiamo nessuna intenzione di lasciare il centro sociale e siamo pronti alla mobilitazione sociale e politica, fino a opporre fisicamente resistenza allo sgombero".

Le reazioni del mondo politico: "Raggi ostile a esperienze autogestione"

"A Roma continua un clima ostile alle esperienze di autogestione sociale che presidiano, spesso in solitudine, le nostre periferie – ha dichiarato l'eurodeputato Massimiliano Smeriglio – Questa volta tocca all'Astra, nel quartiere del Tufello. Ancora una volta prevale la logica del recupero di immobili senza valutare le conseguenze negative, tra queste l'ulteriore desertificazione che si determinerebbe. Spero che la sindaca Raggi faccia di tutto per evitare un ulteriore danno alla città viva, che resiste alla speculazione e che riempie i vuoti spesso lasciati dalle istituzioni con contenuti e iniziative culturali sociali e sportive". Anche il presidente dell'VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri, è intervenuto sulla questione: "Dal dipartimento patrimonio di Roma Capitale nei mesi scorsi sono partiti ordini di sgombero di alcune realtà sociali della nostra città. Nel mirino è finita anche l'esperienza dell'Astra, storico centro sociale del Tufello. Ancora una volta la logica cieca del recupero di immobili che senza le esperienze sociali dei territori, sviluppate in oltre venti anni, sarebbero divenuti dei luoghi vuoti e degradati o svenduti per operazioni speculative. Quel che oggi è necessario è una immediata moratoria degli interventi di sfratto e sgombero, in particolare di quelle realtà sociali vive e pienamente integrate nei quartieri. Roma meriterebbe un programma che valorizzi l'enorme patrimonio pubblico per esperienze sociali, culturali e di nuova imprenditorialità, ripensandone la gestione, con azioni di valorizzazioni delle esperienze maturate e non di vessazione nei confronti di chi offre servizi nei territorio".

"Discutere seriamente dei problemi delle delibere 26 e 140"

"La richiesta del versamento, entro i prossimi 30 giorni, di 250.000 euro di affitti arretrati richiesti – tutti insieme – dal Comune di Roma al Centro Sociale Astra è l’ennesima forzatura dell’amministrazione capitolina nei confronti delle realtà sociali della nostra città". Così, in una nota, i consiglieri Marta Bonafoni e Matteo Zocchi – Da tempo assistiamo ad un agire solamente amministrativo da parte dei funzionari del Comune nei confronti di vicende che invece vanno affrontate dal punto di vista politico, con un dialogo che deve per forza prendere corpo tra le istituzioni e chi si è impegnato in questi anni per portare avanti progetti sociali, culturali, di welfare nei quartieri, anche e soprattutto in quelli più difficili, riuscendo ad arrivare a risultati di cui ogni amministrazione dovrebbe andar fiera. I problemi derivanti dall’applicazione delle ormai storiche delibere 26 e 140 vanno discussi intorno ad un tavolo in maniera organica e complessiva, con tutti gli attori in campo. Rivolgiamo, quindi, il nostro appello all’amministrazione capitolina perché si possano aprire un’interlocuzione e un dialogo con gli attivisti del Centro Sociale Astra e mettiamo a disposizione il nostro impegno per portare avanti un lavoro comune tra istituzioni”.

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