Il Comune affida la pulizia delle strade ai privati: scatta la protesta dei netturbini Ama
Torna l'incubo dell'emergenza rifiuti nella Capitale. Nella giornata di oggi i netturbini dell'AMA si asterranno dal lavoro per protestare contro l'esternalizzazione voluta dal Comune di Roma del 10% dello spazzamento delle strade capitoline. Gli operatori ecologici si raduneranno alle 14.30 al Marco Aurelio per dare vita ad una assemblea sindacale alla quale potrebbero aderire in tantissimi. Si teme quindi che sulle strade della Capitale si formino i cumuli di rifiuti che sono diventati ormai per i romani una triste immagine ricorrente. A convocare lo sciopero sono Cgil, Cisl e Uil che denunciano il pericolo di una privatizzazione del sistema di spazzamento e raccolta dei rifiuti in città.
Dal Comune però ritengono necessaria affidare il 10% dei lavori di pulizia delle strade ai privati proprio per porre rimedio alla condizione di degrado di alcuni quartieri della città in cui i cassonetti tracimanti di rifiuti fanno capolino ormai da mesi. Nell'assemblea di oggi pomeriggio i sindacati potrebbero proclamare una giornata di sciopero nella Capitale che potrebbe mettere in ginocchio l'igiene urbana. I tre sindacati contano circa 5mila iscritti, registrando pertanto un peso specifico significativo all'interno dell'AMA – l'azienda municipale dei rifiuti del Comune di Roma.
Secondo il piano della giunta Marino, l'AMA dovrebbe cedere ai privati lo spazzamento di almeno 5/6 zone della città rispetto alle 50 in cui la stessa azienda municipale ha suddiviso la città. Secondo la giunta l'AMA da sola non è più in grado di garantire il servizio di pulizia delle strade. Rispetto ai possibili contraccolpi della protesta di oggi, l'amministratore delegato di AMA, Daniele Fortini, ha predisposto un piano di turni straordinari per provare a garantire il servizio nel miglior modo possibile.