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Il bluff della pizza al forno e dei cornetti: comprati congelati e venduti riscaldati

“La roba la prendo già fatta”: così si è giustificato il titolare di un forno che in realtà non produceva pizze e cornetti, ma li acquistava congelati e li riscaldava per metterli in vetrina e venderli come freschi. Il forno è stato chiuso dagli agenti di Polizia Locale di Trastevere. Sequestrati alimenti e comminate 10mila euro di sanzioni.
A cura di Redazione Roma
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La chiamano pizza, in realtà è focaccia, venduta al taglio e pure a prezzi alti: 1,80 euro per un trancio. In alcuni forni del centro di Roma la focaccia è una vera delizia, purtroppo però le frodi anche in questo campo sono sempre in agguato. Ne sanno qualcosa gli agenti del Reparto della Polizia Amministrativa del I Gruppo Trevi, nel quartiere di Trastevere che hanno denunciato per frode in commercio, sequestrato di 60 kg di alimenti e sanzionato per oltre 10mila euro euro un'attività di laboratorio nella zona di Trastevere.

l titolare del forno aveva allestito una vera e propria sala per la somministrazione di cibi e bevande con 22 posti a sedere, nonostante avesse solo una licenza da laboratorio, facendo credere, inoltre, che i prodotti appena sfornati fossero di propria produzione mentre pizze, cornetti e dolci erano per la maggior parte prodotti industriali e congelati all’origine. Durante i controlli, gli agenti non hanno trovato alcun laboratorio nel retro del locale e l’esercente non ha potuto fare altro che ammettere la verità: "la roba la prendo già fatta". E così sono scattati i sigilli ai congelatori, dove si trovavano i prodotti già confezionati, venduti come freschi. Circa 60 chilogrammi, la quantità di alimenti surgelati posti sotto sequestro. Oltre alla denuncia per frode in commercio, nei suoi confronti elevate sanzioni per molteplici illeciti: violazioni delle norme igienico sanitarie, mancanza dei cartelli e degli avvisi relativi agli allergeni e svolgimento di attività di somministrazione senza regolare titolo autorizzativo. È stata informata anche l'Autorità Giudiziaria e la ASL per gli ulteriori accertamenti di competenza.

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