I pendolari della Roma-Viterbo scrivono alla Corte europea: “Viaggiamo in condizioni scandalose”
“Viaggiamo in condizioni disumane e scandalose”. I pendolari della ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo, venerdì 29 settembre, si sono appellati alla Corte europea per i diritti dell’uomo. Si tratta di un ricorso corposo, come lo ha definito il Comitato pendolari ferrovia Roma Nord per denunciare, particolari inclusi, le condizioni in cui spesso si trovano le persone costrette a spostarsi per recarsi sul posto di lavoro e per far sapere a chi di dovere che i pendolari meritano attenzione. "Cerchiamo in Europa quella considerazione e quel rispetto negati in Italia da tutte le istituzioni, non da ultima l’Autorità di Garanzia dei Trasporti che ha archiviato la nostra ultima segnalazione". Intenzione, quella di intraprendere il ricorso, già annunciata a luglio scorso. "Adesso attendiamo una risposta da Strasburgo, che speriamo sia positiva per noi. Se anche non lo fosse, almeno anche in Francia sapranno che a Roma si viaggia da schifo, pagando".
Esposto di luglio scorso: "Siamo al collasso del servizio"
L'ultimo esposto del comitato risale a luglio scorso, in occasione dell'aumento dei disservizi per la riduzione delle corse in vista dell'estate. Tra i destinatari compaiono le procure, Atac e la Regione Lazio. "Durante questi 5 anni di denunce non abbiamo mai avuto una risposta che abbia poi portato a fare veramente qualcosa di decisivo per migliorare la sicurezza e il confort di viaggio dei pendolari della Roma Nord – scrive in una nota il comitato – Ci si ricorda del pendolare solo in prossimità delle elezioni amministrative, quando si tratta di chiedere il voto, è un dato di fatto. Parliamo di decine di migliaia di utenti trasportati al giorno, che hanno diritto, avendo pagato biglietti o abbonamenti, di ricevere in cambio un servizio adeguato e dignitoso".
Le richieste: un servizio dignitoso e maggiori controlli
Tra le richieste dei pendolari, viaggiare sui treni con la massima sicurezza e tranquillità, corse garantite dall’orario ufficiale di servizio, maggiori controlli a bordo del treno e in stazione, un maggior confort di viaggio, una maggiore e migliore comunicazione agli utenti da parte dell’ente gestore e poter parcheggiare la propria auto nei parcheggi di scambio senza la paura di subire furti, atti di vandalismo o violenze personali.