Hotel, la storia di Gianpaolo e Valentina. La famiglia spera ancora
Si continua a scavare senza sosta in cerca di superstiti all'Hotel Rigopiano di Farindola, in Abruzzo, completamente sommerso da una slavina conseguente al terremoto dello scorso 18 gennaio. Nella notte, i soccorritori hanno estratto vivo dalle macerie Giampaolo Matrone, 33enne pasticciere di Roma, che figurava nella lista degli ospiti dell'hotel dispersi. Ai soccorritori, straziato dal dolore, l'uomo ha raccontato di aver assistito alla morte della moglie Valentina Cicioni, infermiera 32enne.
"Le stringevo la mano e le parlavo per tenerla sveglia perché volevo che rimanesse sempre vigile. La chiamavo, poi a un certo punto non l'ho sentita più e ho capito che mi stava lasciando" è il racconto straziante di Giampaolo, secondo quanto riportato da un soccorritore all'Ansa. Poi nel pomeriggio un messaggio del fratello di Giampaolo che, tramite la Protezione Civile, fa sapere di non credere a questo racconto e che la famiglia e tutto il paese di Monterotondo sperano che Valentina possa essere ancora in vita.
La coppia si era concessa una vacanza romantica e rilassante all'hotel di Farindola, lasciando la loro bambina a Roma. Ironia della sorta, Valentina, proprio poco prima che il disastro colpisse l'hotel, aveva postato una foto sul suo profilo Facebook nella quale mostrava la copiosa coltre di neve che si era accumulata all'esterno dell'albergo, accompagnata dalla frase ironica: "Nevica poco".