Hotel Plaza, il suocero del presidente Conte restituisce 2 milioni al fisco
Il gestore del Grand Hotel Plaza, Cesare Paladino, papà della fidanzata del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha pagato 2 milioni di euro al fisco e ha proposto un patteggiamento in merito all'accusa di peculato. Il lussuoso albergo romano per cinque anni avrebbe evaso il versamento delle quote della tassa di soggiorno pagate dai clienti (cioè una tassa di 7 euro al giorno). Questi soldi, da regolamento, vengono raccolti dalle strutture ricettive e poi versati al Campidoglio ogni trimestre. Tra il 2014 e il 2018 Paladino, 77 anni, avrebbe omesso tali pagamenti per un totale esatto di 2 milioni e 47mila, somma che è stata sequestrata e che ora il gestore dell'albergo, riporta il Messaggero, ha versato al fisco. Per questo ha proposto un patteggiamento a un anno e due mesi. Ora spetterà al giudice per l'udienza preliminare decidere il da farsi: accettare il patteggiamento, rigettarlo perché ritenuto incongruo oppure ancora rigettarlo dichiarando il proscioglimento del manager.
Il Grand Hotel Plaza di via del Corso
Il Grand Hotel Plaza, ricordiamo, si trova nell’antico Palazzo Lozzano di Via del Corso, progettato dall’Architetto Antonio Sarti intorno al 1834 e finito di realizzare nel 1837. Si tratta di un hotel a 5 stelle lusso nel cuore della Capitale. Le indagini su questo e altri hotel della Capitale (circa 25 quelli finiti nel mirino delle forze dell'ordine) sono state coordinate dagli agenti del Nucleo Antievasione e Antielusione Fiscale del Comando Generale dei vigili urbani.