Gli offriva cocaina per violentarlo: condannato a 17 anni vicino di casa pedofilo
È stato condannato a 17 anni e 4 mesi per violenza sessuale su minore il vicino di casa che per mesi, dal novembre 2015 al gennaio 2016, aveva abusato di un ragazzino che all'epoca dei fatti aveva solo 12 anni. Il giudice ha deciso per una pena più lieve di quella chiesta dal pubblico ministero che era di 22 anni e 6 mesi di reclusione. L'uomo è stato condannato anche per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e per aver ceduto della droga a un minorenne. Secondo quanto ricostruito nel corso dell'inchiesta coordinata dal pm Edoardo De Santis, il pedofilo avrebbe prima indotto alla dipendenza da cocaina il ragazzino, inducendo ad assumere la droga e a mantere il segreto. Poi lo avrebbe ricattato costringendolo ad avere rapporti sessuali per cedergli lo stupefacente. I loro incontri si tenevano nella soffitta del condominio.
Le violenze sono finite solo quando i genitori del ragazzino si sono accorti che qualcosa non andava nel suo comportamento, scoprendo così con orrore quanto avveniva all'ultimo piano di caso loro e rimanendo sconvolti nello scoprire che l'aguzzino era proprio quel vicino di casa di cui si fidavano. L'uomo è stato condannato anche a risarcire il ragazzino e la sua famiglia con 150.000 euro. Una vicenda che l'avvocato di parte civile Valerio Vitale – secondo quanto riportato dall'edizione romana di Repubblica oggi in edicola che racconta la sentenza – non ha esitato a definire "mostruosa". "Il ragazzo – ha aggiunto il legale – ha avviato un percorso di recupero psicologico e mi augurò che starà presto meglio".