Giuseppe Galvagno morto all’Eur, condannati due buttafuori per omicidio preterintenzionale
Due dei cinque buttafuori indagati a inizio inchiesta per la morte di Giuseppe Galvagno sono stati condannati per omicidio preterintenzionale. Si tratta dell'ex pugile Davide Farinacci, condannato con rito abbreviato a scontare una pena di 7 anni e 4 mesi di reclusione e di Fabio Bellottazzi, che è sotto processo con il rito ordinario in Corte di Assise. Per entrambi il pubblico ministero aveva chiesto dieci anni di carcere. Non fu un pestaggio di gruppo a uccidere la vittima, ma le percosse dei due buttafuori, che tuttavia non sarebbero stati intenzionati a compiere un omicidio. I pugni e i calci degli addetti alla sicurezza lo avrebbero colpito fino a provocargli un'emorragia cranica, per non permettergli di entrare nel locale, perché ubriaco. Come riporta Il Messaggero questa è la prima sentenza dei giudici sulla morte del 50enne trovato senza vita nei pressi della discoteca San Salvador all'Eur la notte del 2 settembre 2017. Assolto il terzo buttafuori, Emiliano Dettorri, mentre altri due vigilantes erano già stati scarcerati poco dopo i fatti drammatici.
La testimonianza della fidanzata
"Giuseppe non aveva lesioni, nessuno l’ha pestato all’interno, l’ho lasciato fuori dal locale che stava bene, era solo un po’ barcollante, sono andata a prendere l’auto, sono tornata poco dopo e l’ho ritrovato qualche metro più in là di dove l’avevo lasciato, aveva il volto completamente tumefatto, era in fin di vita" ha raccontato la fidanzata di Galvagno ai carabinieri. La donna, un' infermiera professionale di 45 anni, ha ricostruito i dettagli della tragica notte in cui ha perso il compagno. Ha spiegato come quel sabato avevano deciso di andare in discoteca per passare una serata diversa. Una notte trascorsa nel locale in viale dell'Oceano Atlantico, luogo frequentato spesso dalla vittima. Secondo la testimonianza della compagna, Galvagno è stato allontanato dal locale da due buttafuori "in maniera energica". Nel frattempo, la donna si è allontanata per andare a prendere la macchina, è tornata davanti al locale non lo ha visto. Poco dopo l'ha trovato agonizzante in un parcheggio vicino e ha dato l'allarme al 118, prestandogli i primi soccorsi. Ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare ed è morto tra le sue braccia.