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Giuseppe, 20 anni, muore in attesa di un trapianto di polmoni: aperta un’inchiesta

Dopo la denuncia presentata dai genitori la procura di Roma ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla morte di Giovanni, un ragazzo di 20 anni affetto da fibrosi cistica e deceduto al policlinico Umberto I di Roma. Era in attesa di effettuare un trapianto di polmoni. I risultati dell’autopsia sono attesi in sessanta giorni.
A cura di Enrico Tata
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Giuseppe, 20 anni, è morto nel suo letto d'ospedale in attesa di un trapianto di polmoni. Sulla sua morte la procura di Roma ha aperto un fascicolo dopo una denuncia presentata dai familiari e il pm Roberto Felici ha disposto l'autopsia e il sequestro della cartella clinica, del suo cellulare e del macchinario a cui era attaccato. Il ragazzo, affetto da fibrosi cistica era ricoverato nel reparto trapianti del Policlinico Umberto I di Roma. I risultati degli esami sul suo corpo sono attesi in sessanta giorni.

Stando a quanto riporta il quotidiano Il Tempo, nella notte tra il 16 e il 17 maggio avrebbe scritto poche parole per i genitori, non potendo parlare perché aveva subito una tracheotomia: "Denuncia l'ospedale. Denuncia". "Me lo hanno ammazzato. Lo hanno attaccato a una macchina che aveva già dato problemi, mio fratello si lamentava, ci chiedeva aiuto e loro ci rispondevano che delirava per i sedativi, gli hanno tolto il cellulare e volevano farmi uscire dalla stanza per pulire via ogni traccia che potesse inchiodarli alle loro responsabilità. Questa è l’apoteosi della malasanità e io non mi arrendo. Voglio giustizia per Giuseppe, perché è stata la sua ultima disperata preghiera. Ho pianto davanti agli agenti, perché non ho avuto nemmeno il tempo e la possibilità di abbandonarmi al dolore. Non possono giustificare la morte di Giuseppe con la sua malattia, il messaggio di mio fratello è chiaro e mi rimbomba in testa ogni minuto. Hanno giocato alla roulette russa con la vita di un ragazzo di 20 anni e io non gli darò tregua", ha raccontato la mamma al quotidiano romano.

Si legge sul sito della Fondazione Fibrosi Cistica Onlus: "Il trapianto polmonare rimane un’arma irrinunciabile per affrontare la condizione di insufficienza respiratoria grave che non risponde più alla terapia medica. Nel corso degli anni si è progressivamente consolidata la certezza che i pazienti affetti da fibrosi cistica sono tra quelli che più possono beneficiare di questa possibilità terapeutica, ma anche che, per mantenere e migliorare i già buoni risultati a essa associati, è necessario rispettare specifiche procedure che vanno periodicamente riviste".

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