Giulia e Sara si sono sposate nonostante il coronavirus: “È stato strano ma bello”
Giulia e Sara sognavano questo momento da mesi e non avrebbero mai immaginato di viverlo così. Il fatidico sì urlato da sotto le mascherine nella sala del Complesso Vignola Mattei in una Roma quasi deserta. Niente amici, niente parenti, niente festa e niente viaggio di nozze in Olanda. Tutto rimandato a data da destinarsi e il problema era proprio questo per le due giovani aspiranti spose. Non avere la certezza di quando avrebbero potuto unirsi civilmente in maniera “normale”, poiché annullare la cerimonia e prenotarla di nuovo significava perdere probabilmente un anno. Da lì la scelta, con un pizzico di pazzia, di sposarsi lo stesso accettando tutte le disposizioni imposte dall’emergenza Covid-19: guanti e mascherine per tutti i presenti, ovvero le spose e due testimoni. Trucco e parrucco homemade nel rispetto delle restrizioni ma senza rinunciare agli abiti scelti mesi fa per il grande giorno. E non potendo far partecipare i propri cari fisicamente ci si attrezza come si può con dirette Facebook, videochiamate di gruppo per sentirsi uniti anche se attraverso uno schermo.
Il matrimonio in streaming per amici e parenti
Un appuntamento virtuale che nessuno ha voluto perdersi tra amici e parenti, non serva versare qualche lacrima di gioia mista a tristezza per non poter essere lì a festeggiare. Terminato il rito civile, giusto il tempo di qualche foto di rito alla ricerca di un po’ di normalità e poi tutti a casa, divisi spose e testimoni nell’attesa dell’avvio della Fase 2 che permetterà di fare visita ai propri cari. “Ci voleva proprio” esclama Maria, la mamma di Giulia e testimone di nozze uscendo dalla sala al termine della funzione. “Ce l’abbiamo fatta nonostante tutto” afferma Giulia sorridendo mentre Sara precisa “Era quello che volevamo, è stato strano ma bello”. “Almeno ci hanno fatto togliere i guanti per mettere gli anelli – scherza Giulia mostrando la mano ai testimoni. Perché in questi tempi assurdi bisogna prenderla anche con un po’ di ironia per non farsi schiacciare dall’angoscia e dall’incertezza per il futuro.