Giornata mondiale del libro 2015, cinque libri che raccontano Roma

Il 23 aprile si festeggia la giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, un evento creato nel 1966 per celebrare la cultura, la creatività e il sapere. Ecco cinque libri per conoscere meglio Roma. No, non ci siamo dimenticati di “Ragazzi di vita”, di Pasolini o di “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, di Gadda. E neanche, seppur non paragonabili con i primi due, di “Romanzo Criminale” di De Cataldo o di “Angeli e demoni” di Dan Brown. Ma li conoscete già. Ecco cinque libri interessanti da scoprire che raccontano o sono ambientati a Roma. C'è un libro che racconta Roma antica, un libro del passato, due del presente e uno che racconta una Roma immaginaria.
#1 "La fondazione di Roma", Andrea Carandini
La fondazione di Roma raccontata da uno dei più grandi archeologi romani.
"Non credo che la leggenda sulle origini di Roma sia una favola. Credo piuttosto che sia una tradizione in cui verità e finzione sono entrambe presenti, ma intimamente mescolate. Distinguere e separare l'una dall'altra provando a risalire a quanto effettivamente accadde nei primi tempi della città è un compito difficile, un percorso pieno di ostacoli, in cui capiterà di pescare dalla memoria letteraria degli antichi, ma anche di scendere sotto terra, attingendo dalla memoria accumulata nel terreno, sotto i nostri piedi di moderni romani."
#2 "Storie di uno scemo di guerra", Ascanio Celestini
Il giorno della liberazione di Roma vissuto con gli occhi di un bambino.
"Il 4 giugno 1944 mio padre c'aveva otto anni.
Mio padre diceva che rischiò di morire per una cipolla. Per quella cipolla uno scemo di guerra gli sparò addosso. Mio padre diceva che lo mancò per un pelo, ma perse la cipolla.
Diceva che i tedeschi scappavano da Roma e gli alleati stavano arrivando. Tutti ‘sti soldati attraversavano la città da sud verso nord, e invece lui per tornarsene a casa andava nella direzione opposta. Mio padre diceva che camminò contromano rispetto alla Storia".
#3 "Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio", Amara Lakhous
A partire dall'omicidio di un losco personaggio soprannominato "il Gladiatore", si snoda un'indagine che ci consente di penetrare nell'universo del più multietnico dei quartieri di Roma: piazza Vittorio.
"Questa mattina Iqbal mi ha chiesto se conoscevo la differenza tra il tollerante e il razzista. Gli ho risposto che il razzista è in contrasto con gli altri perché non li crede al suo livello, mentre il tollerante tratta gli altri con rispetto. A quel punto si è avvicinato a me, per non farsi sentire da nessuno come se stesse per svelare un segreto, e mi ha sussurrato: «il razzista non sorride!".
#4 I Re di Roma, Marco Lillo e Lirio Abbate
L’inchiesta di Marco Lillo e Lirio Abbate su Mafia Capitale, l’indagine giudiziaria che ha travolto la Capitale
"Dicembre 2014: esplode il caso. Cade il velo dell’ipocrisia, crollano tutti gli alibi. Nessuno può più fra finta di nulla, voltarsi dall’altra parte, dire che non sapeva. Dopo due anni dalla mia inchiesta, Roma scopre “mafia Capitale”: un gruppo di criminali capace di infiltrarsi, fare business e manipolare la pubblica amministrazione".
5# Cinacittà, Tommaso Pincio
Un romanzo che parla di una Roma che non c’è ancora, o che forse non ci sarà mai.
"Le cose procedevano per il meglio, prima di essere arrestato e additato dalla stampa come un brutale assassino. Amministrando oculatamente il modesto capitale della sua liquidazione, aveva trovato il modo di condurre una personalissima versione della «dolce vita». Frequentava la Città Proibita, un go-go bar di quella che un tempo era la Capitale. Passava nottate intere sorseggiando birre ghiacciate e contemplando i corpi nudi di giovani danzatrici. Un'esistenza abitudinaria, forse anche un po' squallida, ma a lui piaceva. Aveva imparato ad accontentarsi. Poi tutto è cambiato. L'incontro con uno strano cinese lo ha trasformato nella pedina inconsapevole di un piano diabolico e tutto è finito in un bagno di sangue".