Giorgia Meloni: “Ho vissuto mesi di angoscia, stalker diceva: ‘Mi prenderò tua figlia Ginevra’”
"Ho scoperto che l'ossessione non era su di me, questo lo avrei saputo gestire, ma su mia figlia". Giorgia Meloni, in un'intervista al Corriere della Sera, spiega perché la vicenda del suo stalker, arrestato ieri, avrebbe potuto assumere contorni ben più inquietanti. L'ossessione dell'uomo, infatti, non era rivolta solo e principalmente a lei, ma alla figlia piccola Ginevra: "Questa persona su Facebook ripeteva in maniera ossessiva tutti i giorni: Ginevra è mia figlia, tu me l' hai strappata, sto venendo a Roma per vederla. Insomma, la vicenda stava assumendo contorni molto preoccupanti".
Meloni: "Questo signore era venuto qui a cercare Ginevra"
L'uomo, residente in Campania, era andato a Roma più volte con un obiettivo dichiarato: cercare e trovare la casa di Giorgia Meloni. Ma non per la presidente di Fratelli d'Italia, come si riteneva: "Questo signore era venuto qui a cercare Ginevra! Gli inquirenti e le forze dell'ordine sono stati bravissimi perché lo avevano già nel mirino. Il questore gli ha fatto il foglio di via obbligatorio per non farlo tornare più a Roma e ieri stato arrestato per ‘condotte reiterate, moleste e minacciose', che avevano generato uno stato d' ansia alla sottoscritta e ai miei familiari. È questa la ragione per cui lo hanno messo ai domiciliari. La denuncia risale ai primi di giugno quando sono stata informata della cosa. L' ho fatto anche per aiutare la polizia nelle indagini. Ora sono molto più serena perché le forze dell'ordine hanno fatto un lavoro ottimo. Adesso la situazione mi pare tranquilla. Gli hanno dato due anni di interdizione da Roma. Certo io vado con Ginevra anche fuori dalla Capitale ma informerò chi di dovere dei miei spostamenti".
