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Gemelle siamesi separate a Roma, oggi compiono due anni e dopo tanti mesi potranno tornare a casa

Rayenne e Djihene, gemelline siamesi algerine, erano unite per il torace e l’addome. Sono state separate da un equipe specializzata dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e ora, dopo mesi di ricovero, potranno tornare a casa. “Fino a poco tempo fa io e mia moglie proprio non immaginavamo cosa ci potesse riservare il futuro, ma ora è arrivato il momento di tornare a casa”, ha detto il papà delle gemelline.
A cura di Enrico Tata
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Rayenne e Djihene hanno compiuto oggi due anni, muovono i loro primi passi e potranno finalmente tornare a casa loro dopo mesi passati in ospedale. Le gemelline siamesi algerine erano unite per il torace e l'addome. Lo sono state per tanto tempo prima di arrivare all'ospedale Bambino Gesù di Roma per l'operazione che ha cambiato la loro vita. L'intervento è riuscito e per le due bimbe, dopo gli ultimi accertamenti, è arrivato il tempo di lasciare il reparto che le ha ospitate dallo scorso ottobre, quando un team specializzato composto da oltre quaranta persone, tra medici e infermieri, le ha operate.

Oggi è stata organizzata una festa d'addio e a salutarle, visibilmente commossi, c'erano anche la presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Mariella Enoc, il direttore del Dipartimento Chirurgico, Alessandro Inserra. Lunedì torneranno nella loro città di origine, Oum El Bouaghi, nel nord-est dell’Algeria. Una volta a casa, le bambine potranno essere seguite in un centro medico a Madaura, a 100 chilimetri di distanza.

"Dal giorno del nostro arrivo ad oggi sono cambiate tante cose. Ora le bambine si alzano addirittura in piedi da sole, sono aumentate di peso e stanno bene. Molto meglio rispetto a prima. Fino a poco tempo fa io e mia moglie proprio non immaginavamo cosa ci potesse riservare il futuro, ma ora è arrivato il momento di tornare a casa. Voglio ringraziare l'Ospedale, i medici e gli infermieri che ci sono stati sempre vicini per tutto questo tempo", ha detto Athmane Mebarki, il papà delle bambine. Nei prossimi due anni le piccole, che in questi mesi hanno imparato alcune parole in italiano, ‘mamma', ‘papà', ‘ciao', ‘acqua', dovranno essere controllate di nuovo perché, spiega il professor Inserra, "hanno un’importante asimmetria della gabbia toracica, il loro problema più grande. Prevediamo che torneranno al Bambino Gesù fra un anno circa. Per quanto riguarda la capacità di camminare, l’essere state costrette al letto fino a poco tempo fa ha comportato un certo ritardo. Oggi riescono a mantenere la posizione eretta e camminano un po’ disordinatamente, ma il lavoro riabilitativo portato avanti nella sede di Palidoro ha dato grandi risultati. Con il tempo potranno recuperare".

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