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Gay Village: “Abbiamo invitato Virginia Raggi ma non ci ha risposto”

In tanti sono scesi in strada per manifestare dalla parte dei diritti civili. Imma Battaglia, leader del movimento LGBT, ha commentato il Pride che ha sfilato sabato scorso per le vie della Capitale: “Un segnale chiaro nei confronti di un governo che non ci rappresenta” riferendosi alle posizioni dei ministri Fontana e Salvini sulle famiglie arcobaleno. “La Raggi? – ha continuato – l’abbiamo invitata al Gay Village ma non ci ha risposto. Il M5S sulla questione omosessuale non chiarisce le proprie posizioni”.
A cura di Alessia Rabbai
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“Abbiamo invitato Virginia Raggi al Gay Village ma non ci ha risposto". Imma Battaglia, leader del movimento LGBT, è intervenuta questa mattina ai microfoni di di Radio Cusano Campus parlando della posizione poco chiara ricopre attualmente il M5S sui diritti civili e le famiglie arcobaleno – Come ogni anno ho mandato un invito ufficiale a tutti. Non ci hanno mandato nemmeno una risposta di cortesia. I nostri inviti sono tutti caduti nel vuoto. Sicuramente la risposta l'ha data l'assessore agli eventi e allo sport Frongia, che comunque è venuto a trovarci e ha parlato, ma è stato Daniele Frongia. Non ha parlato troppo, ha detto che la città di Roma accoglie. Ha usato una dialettica ambigua". In tantissimi al Pride di sabato scorso hanno manifestato a sostegno dei diritti civili. Una piazza gioiosa e unita che ha detto no al ministro Fontana e ha gridato che questo governo non la rappresenta.

Gay Pride Roma 2018: diritti civili

"Il Pride è andato benissimo – ha commentato Battaglia – perché è stato mai come questa volta tempisticamente opportuno". Poi, ha ribadito il significato della manifestazione: "Il neo governo si è insediato con un messaggio chiaro e forte verso la nostra comunità, ci ha detto che non esistiamo. Che non ci riconosce, che non rappresentiamo famiglie. Il ministro Fontana è stato di un chiaro accecante, Salvini ha tentato un recupero che è stato altrettanto disastroso, è andato in antitesi con i tempi, con le famiglie allargate eterosessuali, prima ancora che omosessuali". Poi, ha commentato contenta la presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Per il M5S Luca Bergamo: "La presenza di Luca Bergamo – ha spiegato – in quanto rappresentate del governo di questa città mi ha infastidito. O si presentava la sindaca, o nessuno. È evidente che nel movimento c'è una questione aperta".

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