Funerali di Gabriel Feroleto: “Ora corre felice inseguendo un camioncino dei pompieri”
"Gabriel ora corre felice per i prati inseguendo inseguendo un camioncino rosso a sirene spiegate e a spegnere qualche incendio immaginario" ha detto il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi durante i funerali del bimbo di due anni e mezzo ucciso lo scorso 17 aprile nel Frusinate. Per la sua morte entrambi i genitori sono in carcere, mamma Donatella per aver confessato di averlo strangolato, mentre papà Nicola è ritenuto dagli investigatori coinvolto nell'omicidio. "Era un angioletto strappato alla vita con angosciante cattiveria" così ha parlato il primo cittadino davanti alla folla presente nella chiesa dell'Assunta. "Le istituzioni siamo tutti noi civili cittadini, madri, padri, figli, nonni che abbiamo la fortuna di condurre una vita normale e dignitosa. Siamo noi che abbiamo il dovere di tendere la mano a chi sta vivendo un momento difficile e non ce la fa – ha continuato il sindaco – Il sorriso di Gabriel, ogni volta che sentiva le sirene dei vigili del fuoco, ci dà una lezione d'amore bellissima, ancora più bella se si pensa che a darla è lui. Non gli potremo mai chiedere scusa abbastanza per essere stati presi da altro, ma possiamo farci una promessa, quella di custodire con amore il suo ricordo e di non essere mai più indifferenti o distratti".
Funerali di Gabriel Feroleto
Una piazza gremita di persone ha partecipato alle esequie per dare l'ultimo saluto a Gabriel, celebrate dal parroco del paese don Antonio Martini. I cittadini hanno accolto la piccola bara bianca, dietro, in un corteo a piedi, il sindaco del paese, insieme alla nonna Rocca, ai familiari e ai residenti della comunità che si è stretta intorno al bimbo, un angelo volato in cielo troppo presto. Tantissimi i fiori, candidi come la sua anima innocente. Poi, al termine della cerimonia, hanno suonato le sirene dei camion dei vigili del fuoco, che Gabriel tanto amava. Decine di palloncini bianchi e altri di colore azzurro che formano il suo nome sono stati liberati in cielo, poi, tutti con il naso all'insù, come se il piccolo angelo sedesse su una nuvoletta e potesse afferrarli allungando la manina.