Frosinone, titolare di un’antica osteria minaccia di darsi fuoco per protesta: “Noi lasciati soli”
Paura a Frosinone, dove il titolare di un'antica osteria della città ha minacciato di darsi fuoco davanti al suo locale. Giampiero Pigliacelli, titolare della “Osteria Panzini” in piazzale Madonna della Neve a Frosinone, è stato calmato dalle forze dell'ordine intervenute sul posto, ha lasciato a terra le due taniche di benzina che teneva in mano e ai giornali locali ha dichiarato: "Sono stato costretto a fare attività d’asporto per guadagnare 200 euro al giorno. Non ho percepito un centesimo da nessuno e ancora ci sentiamo abbandonati. Promettono e promettono ma intanto i giorni passano e ancora, almeno per quanto riguarda la mia categoria, non è stato risolto nulla. Ci avevano detto che la cassa integrazione sarebbe arrivata ma ancora sto aspettando. Ho dei miei dipendenti che ancora devono prendere la prima mensilità. Dopo che ho letto il nuovo decreto e mi sono reso conto che la ristorazione neanche veniva presa in considerazione, ho sbroccato, chiedo scusa a tutti per il mio gesto", ha dichiarato al giornale locale Ciociaria Oggi.
La protesta del ristoratore: "Noi lasciati soli"
Come detto, l'uomo si è calmato pochi minuti dopo l'arrivo delle forze dell'ordine. Ha spiegato di essersi sentito preso in giro dopo aver letto il nuovo decreto del presidente del Consiglio Conte. Il primo giugno, come previsto dal governo, potrebbe riaprire la sua attività, ma il ristoratore ha confessato di non essere in grado a resistere un altro mese senza riaprire al pubblico il suo locale. Dal 4 maggio, comunque, oltre la servizio di trasporto del cibo a domicilio, i ristoranti possono attivare anche il servizio da asporto. Cioè i clienti possono recarsi loro stessi presso i locali per prendere i patti e portarli a casa. Non possono però consumarli né all'interno del locale e né nelle immediate vicinanze.