Frosinone, molestie sessuali su 14enne, condannato allenatore di calcio: “Baciata e palpeggiata”
Un uomo di 33 anni è stato condannato a quattordici mesi di reclusione con pena sospesa per molestie sessuali contro una ragazzina di 14 anni. I fatti risalgono al 2013, quando la vittima ha iniziato a giocare a calcetto – sua grande passione – e ha stretto un forte rapporto d'amicizia con il suo allenatore, un 33enne originario di Latina ma residente a Villa Santo Stefano. L'uomo era diventato un amico di famiglia: andava a prendere la ragazzina e la portava agli allenamenti, e spesso discutevano insieme delle tattiche da gioco. Una persona insospettabile di cui amici e parenti si fidavano, tanto che nessuno aveva cercato di ostacolare quell'amicizia nonostante la differenza d'età.
Molestie sessuali su minorenne, condannato allenatore di calcio
I fatti oggetto del processo hanno avuto luogo cinque anni fa. Secondo quanto sostenuto dalla vittima, lei si sarebbe trovata da sola con l'uomo in casa della nonna, quando improvvisamente avrebbe provato a baciarla e palpeggiarla. A quel punto la ragazza lo ha respinto, e poco dopo è scattata la denuncia. La vittima si è costituita parte civile al processo contro l'uomo, condannato a quattordici mesi con pena sospesa. Secondo la difesa, invece, sarebbe stata la 14enne a invitare a casa della nonna l'allenatore per discutere di alcune tattiche di gioco durante la partita. Qui sarebbe stata raggiunta da una telefonata del fidanzato dell'epoca, che si sarebbe arrabbiato una volta saputo che si trovava con il 33enne. E a quel punto si "sarebbe inventata la storia". Il giudice ha però dato ragione alla ragazza, confermando la sua versione dei fatti. Il legale del 33enne, amareggiato dalla sentenza, ha deciso che ricorrerà in appello contro la decisione del Tribunale di primo grado.