Foto hot di Diletta Leotta, la show girl in Procura a Roma: “Così sono entrati nel mio telefono”
Diletta Leotta è stata ascoltata in procura a Roma, in merito alle foto rubate sul suo account di Google Drive. Immagini in cui la presentatrice diventata, nota come volto di SkySport e ora passata su Dazn, appariva senza veli e che furono diffuse su internet. Ora, a tre anni da quell'episodio, Leotta è stata ascoltata a piazzale Clodio, accompagnata dalla sorella che è anche il suo legale. I magistrati stanno ancora svolgendo le indagini per individuare chi è stato ad hackerare la password della conduttrice, mentre i magistrati milanesi che hanno raccolto la denuncia risalente al 2016, hanno denunciato un minorenne, che sarebbe il responsabile di aver diffuso online selfie e scatti hot.
Nel dicembre del 2017 la 27enne era tornata sulla vicenda in una lunga intervista al settimanale Oggi, non esitando a parlare della violenza subita e della violazione della sua intimità: "Ogni tanto mi piacerebbe che qualcuno mi chiedesse quanto ho studiato e quanta gavetta ho fatto, invece di tirare sempre fuori la storia delle foto. C’è un’indagine in corso, sospetti sui colpevoli non ne ho. Non è stata un’esperienza facile, specie alla mia età. Ma sono stata forte, anche grazie alle persone che mi vogliono bene e che mi hanno spronata a reagire e denunciare. Il vittimismo non serve, se sei tu la vittima: non ero io ad aver fatto qualcosa di male. Solo chi mi vuole male può pensare che ne abbia tratto vantaggio. Purtroppo, quando ti metti davanti a una telecamera ti esponi anche a questo: se non passi inosservata, o stai simpatica o stai antipatica. Ma chi mi attacca attacca la Leotta', io sono Diletta".
"Rifarei quelle foto e soprattutto farei più attenzione alle password dei miei account. Sicuramente non è stato un momento bello. Il fatto di essere un personaggio pubblico mi ha dato la forza di reagire con grinta e positività. Se questa reazione forte fosse stata imitata anche solo da una ragazza con una storia simile sarebbe un successo", aveva spiegato Leotta che della sua vicenda personale ha tratto spunto spesso e volentieri per lanciare appelli contro gli abusi online e fenomeni di cyberbullismo.