Forte terremoto in Centro Italia sentito anche a Roma. Due scosse in poche ore
Nuova forte scossa alle ore 21.18
Nuova scossa di terremoto avvertita a Roma poco dopo le 21.18 ancora una volta si tratta di una scossa collegata a quanto sta accadendo nelle Marche e in Abruzzo. A "Chi l'ha visto" la trasmissione Rai in onda su Raitre è stato ripreso in tempo reale l'effetto del sisma negli studi di registrazione. La scossa è stata stimata con magnitudo 5.9.
Una forte scossa di terremoto, durata per diversi secondi, è stata avvertita anche a Roma alle 19.11. Su Twitter moltissimi utenti sostengono di averla avvertita distintamente in molte zone della città. La scossa avrebbe come epicentro la zona del centro Italia già toccata dal sisma di fine agosto quello noto come "sisma di Amatrice". Il terremoto è stato avvertito anche a Pescara e l'Aquila e in tutte le Marche, dalle zone terremotate dell'Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro e anche in Umbria, a Perugia. Molte persone sono uscite di casa spaventate. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Non si sa ancora se ci sono stati danni.
Terremoto, epicentro tra Terni e Perugia
Stando a quanto si apprende l'epicentro del sisma è localizzato tra Macerata e Perugia, al confine tra Marche e Umbria. Per la precisione in Val Nerina. Il comune più vicino, comunica l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) è Castel Sant'Angelo sul Nera.
La magnitudo del sisma sarebbe stata di 5,4 sulla scala Richter. Il sisma si è prodotto a una profondità di 10 chilometri, cioè molto in superficie e quindi la percezione ne è risultata amplificata. La scossa è durata pochi secondi.
Matteo Renzi sta rientrando a Roma. Il presidente del Consiglio è in contatto con il Capo del dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e ha già sentito il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e il sottosegretario Claudio De Vincenti. Il premier ha deciso di non essere presente alla puntata di questa sera di Matrix a cui era stato invitato. "Sono in contatto con la Protezione Civile del Lazio e con i sindaci di Amatrice, Accumoli e Rieti. Stiamo facendo tutte le verifiche", ha scritto in un tweet il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Crepe nei palazzi della Capitale, verifiche in corso
Verifiche dei vigili del fuoco in alcuni palazzi della Capitale. In seguito alla scossa, si sarebbero formate alcune crepe. Stando a quanto si apprende sono circa dieci gli interventi effettuati finora dai pompieri. Altrettanti sarebbero quelli da effettuare. Le verifiche riguardano palazzi in zona Nomentano ed Eur.
Scossa avvertita anche in tutto il frusinate, nel capoluogo, ma anche nel Cassinate e nel Sorano. Molti cittadini sono scesi in strada per paura, ma per ora non risultato danni a cose o persone.
Ingv: "Collegato a quello del 24 agosto"
"Il terremoto di magnitudo 5,4 avvenuto oggi nella zona compresa tra Perugia e Macerata è collegato a quello avvenuto il 24 agosto nel Reatino". Così ha dichiarato all'Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Il terremoto è avvenuto nel bordo settentrionale toccato dalla sequenza sismica attiva da due mesi. Al momento possiamo dire che il terremoto e' avvenuto su un'altra struttura collegata a quel sistema di faglie". Secondo le prime analisi la nuova struttura attivata si troverebbe qualche chilometro piu' a Nord della faglia attivata il 24 agosto".
Nuovi crolli ad Amatrice. Ad Arquata le persone non vogliono tornare in casa
La scossa di terremoto è stata avvertita nettamente anche nei comuni colpiti dal terremoto dello scorso agosto. A Rieti, Amatrice e ad Accumoli è tornata la paura per alcuni minuti.
"Ci sono crolli, ma di edifici già lesionati. Stiamo facendo un giro per il territorio, non dovrebbero esserci stati feriti. Certo si risveglia la paura, pesa questa nuova scossa", ha dichiarato all'Ansa il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. In zona sono saltati i collegamenti telefonici. Il vicesindaco di Arquata, Michele Fraschi, ha detto che molti cittadini non vogliono, per paura, rientrare nelle case.