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Ambulante accoltellato ai Fori, fermato uno straniero: “Voleva fare una strage”

Un cittadino afgano di 25 anni è stato sottoposto, questa mattina, a fermo di indiziato di delitto e condotto presso il carcere di Regina Coeli.
A cura di En.Ta.
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Un cittadino afgano di 25 anni è stato sottoposto, questa mattina, a fermo di indiziato di delitto e condotto presso il carcere di Regina Coeli. Secondo i carabinieri sarebbe lui il responsabile dell’aggressione al venditore ambulante pakistano avvenuta sabato mattina in via dei Fori Imperiali. L’uomo, colpito alla gola, è ancora in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Giovanni di Roma. L'afgano fermato era già stato arrestato alla fine di gennaio all'interno dell'Ambasciata del Pakistan perché quando i dipendenti gli comunicarono che non era possibile ricevere immediatamente il documento necessario per raggiungere il paese minacciò tutti con un coltello e colpì con un pugno uno dei funzionari.

Secondo gli investigatori, voleva uccidere almeno venticinque pakistani. Al momento sono quattro le aggressioni accertate a carico del venticinquenne straniero, in Italia da alcuni anni con un visto di asilo politico. "Puntava alle zone vitali", hanno spiegato gli investigatori. A quanto ricostruito, infatti, altri tre pakistani sono stati feriti nelle strade del centro di Roma tra il primo febbraio e il tredici. Due di questi sono ancora ricoverati in ospedale per ferite al torace mentre un terzo, aggredito venerdì mattina, è stato colpito ad un gluteo ed ha contribuito all'arresto dello straniero.

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