Flaminio, sgominata una baby-gang che terrorizzava i coetanei: quattro minori denunciati
Una vera e propria baby-gang formata da quattro minori, due ragazzi e due ragazze, sgominata dai Carabinieri della compagnia Roma Farnese. I quattro erano diventati un vero e proprio incubo per i loro coetanei che frequentavano l'area del quartiere Flaminio, tra l'omonimo piazzale, Villa Borghese e Piazza del Popolo, zone altamente frequentate da adolescenti ogni giorno.
I quattro, due ragazzi ed una ragazza romani ed una ragazza di Tivoli, tutti di età compresa tra i quattordici ed i sedici anni, avevano "colpito" un'ennesima volta ieri pomeriggio, lunedì 4 giugno. La banda aveva avvicinato un ragazzino romano di quattordici anni per rapinarlo mentre era con la propria comitiva di amici: il "bottino" dei quattro sarebbe dovuto essere il cellulare del giovane ed una collanina d'oro, ma la reazione degli amici della vittima prescelta li ha messi in fuga senza riuscire ad attuare i propri scopi. Il giovane è stato tuttavia raggiunto da calci e pugni da parte dei quattro, che tuttavia hanno dovuto rinunciare alla rapina.
La stessa comitiva di amici della giovane vittima ha poi chiamato prontamente le forze dell'ordine, che sono giunte sul posto. Acquisite le informazioni e le descrizioni dei quattro, i militari dell'arma li hanno rintracciati all'interno di Villa Borghese poche ore dopo, scoprendo che avevano già messo a segno un altro colpo: ad un altro quattordicenne romano, infatti, avevano rubato lo smartphone ed un abbonamento Atac, quest'ultimo nominale e che dunque ha permesso facilmente l'identificazione della vittima, che era stata rapinata e colpita con calci e pugni in via Giambattista Vico, poco distante dal piazzale Flaminio.
I due quattordicenni vittime ieri della baby-gang sono state poi medicate all'ospedale Santo Spirito, dove hanno riportato lesioni e contusioni giudicate guaribili in cinque e sette giorni. I quattro giovani fermati con l'accusa di rapina in concorso, sono stati segnalati e denunciati all'autorità giudiziaria, per essere poi successivamente riaffidati ai rispettivi genitori dopo le formalità di rito.