Fiumicino, il viadotto di via dell’Aeroporto dovrà essere demolito perché “in stato di grave degrado”
Il viadotto di via dell'Aeroporto, che collega Fiumicino al ‘Leonardo Da Vinci' è stato momentaneamente ristretto da quattro a due carreggiate, ma dovrà essere demolito e poi ricostruito. Il sindaco del paese dell'aeroporto, Esterino Montino, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa la situazione del viadotto alla luce dei sondaggi e delle verifiche fatte da Astral (iniziate prima della tragedia di Genova): "Se il tratto tra Isola Sacra e via Portuense venne rifatto negli anni '90 da Anas, questo viadotto non è mai stato ristrutturato da quando venne costruito negli anni '60. A maggio, prima che succedesse la tragedia di Genova, Astral ha deciso di fare delle verifiche sulle opere che ricadono nel nostro territorio. Prima è toccato al ponte della Scafa, con le note vicende che ne sono seguite. Adesso le indagini strutturali, sui materiali, sulle fondamenta hanno interessato questa parte del viadotto. I risultati hanno rivelato un grave stato di degrado della struttura. Data la situazione – ha proseguito il sindaco – noi abbiamo già pensato alle soluzioni di viabilità alternative non solo per questa fase, ma soprattutto per quella di ricostruzione del viadotto che sarà la più difficile".
"Sfrutteremo la rampa di discesa in prossimità della rotonda dell'Aeroporto, dove ci sono i due distributori (di cui uno chiuso) e che scende su viale del Lago di Traiano. Abbiamo poi chiesto alla Città Metropolitana di "prestarci" una corsia del corridoio della mobilità. In questo modo avremo due sensi unici: il corridoio della mobilità in direzione Parco Leonardo e viale del Lago di Traiano verso Fiumicino, con dei ritorni che scavalchino il canale di bonifica. Faremo anche una rotonda su via Portuense e una all'altezza della rampa di via Montgolfier. Di quest'ultima sono già iniziati i lavori questa mattina. Gli altri lavori saranno fatti da Astral come supporto della viabilità alternativa provvisoria", ha spiegato ancora Montino.