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Fiera del fumetto a Roma, in 28 intossicati dopo aver mangiato sushi

In uno stand allestito all’interno di un padiglione della mostra romana del fumetto 28 persone si sono sentire male dopo aver mangiato il sushi servito al buffet. Sul posto sono intervenute dieci ambulanze.
A cura di An. Mar.
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Crampi allo stomaco, nausea e forti mal di testa, questi i sintomi accusati da ventotto visitatori della Fiera del fumetto di Roma, trasportati immediatamente al pronto soccorso in codice verde per intossicazione alimentare, dopo aver assaggiato il sushi servito dall'organizzazione agli stand.

L'episodio è accaduto ieri nel tardo pomeriggio alla Fiera di Roma, dove è in corso il Comics il salone romano dedicato al graphic novel. Gli ospiti si sono sentiti male dopo aver consumato i classici stuzzichini al riso e salmone forniti per l'occasione da un ristorante giapponese di Via Ostiense. Sul posto sono accorse tre ambulanze e un'auto medica e i ventotto intossicati sono stati smistati fra quattro ospedali della capitale Grassi di Ostia, del San Camillo, dell'Aurelia Hospital e del Sant'Eugenio.

"Al manifestarsi dei primi malori – hanno spiegato gli organizzatori dell'evento in una nota –  l'espositore è stato immediatamente allontanato e lo stand chiuso. Sono state immediatamente avvertite la polizia di Stato e la polizia municipale di Roma capitale, nonchè immediatamente posto in atto un servizio di soccorso. La merce è stata posta sotto sequestro per i rilievi del caso".

Fortunatamente, nessuno degli ospiti ricoverati al pronto soccorso per l'intossicazione è in gravi condizioni, tuttavia, sono in corso dei controlli per accertare la responsabilità dell'accaduto. Non è ancora chiaro infatti se il cibo fosse già avariato dalla sua partenza dal locale capitolino o se si sia guastato nel corso del trasporto fino ai padiglioni della Fiera di Roma. Un'altra ipotesi è che i vassoi con alghe e salmone possano essersi deteriorati sotto le forti luci della mostra.

L'episodio è ora oggetto di una indagine della Azienda sanitaria locale Roma B e degli investigatori del commissariato San Paolo.

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