Femminicidio a Cave, uomo spara e uccide la moglie dopo una lite: si stavano separando
Femminicidio a Cave, paesino in provincia di Roma. Stando alle prime informazioni, un uomo avrebbe ucciso la moglie dopo una litigata. A dare l'allarme alle forze dell'ordine sono stati alcuni vicini che, intorno alle 12 di oggi, 7 maggio 2019, hanno sentito gli spari e hanno chiamato i carabinieri. Quando i militari sono arrivati sul posto, un palazzo in via delle Noci, alla periferia del paese, hanno trovato l'uomo con la pistola ancora in mano, ma la donna era già morta. Inutili tutti i tentativi dei soccorritori: la moglie era già priva di vita da qualche minuto. Si attende l'arrivo del medico legale e del pm di turno della Procura di Tivoli.
Bloccato dai carabinieri il responsabile del femminicidio
Il responsabile dell'omicidio è stato fermato e probabilmente sarà ascoltato dai magistrati, che decideranno poi il suo destino. Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un 59enne. La moglie, invece, era una signora di 45 anni. La pistola era regolarmente detenuta in casa per uso sportivo. Per i carabinieri, almeno stando ai primi accertamenti, non risultano precedenti episodi di violenza all'interno del nucleo familiare. Avevano deciso di separarsi e questo sarebbe il motivo alla base del litigio culminato in femminicidio. L'uomo, che non ha opposto resistenza e si è consegnato spontaneamente ai carabinieri, non voleva accettare la fine della relazione con la moglie.
"Al fine di assicurare, nel rispetto del segreto investigativo, il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, comunico che i carabinieri di Cave, giunti sul posto alle ore 12 allertati da persone che avevano sentito colpi di arma da fuoco, hanno accertato la morte della donna V.C. Era presente nell'appartamento il marito, B.A. di 69 anni, che aveva ancora tra le mani la pistola regolarmente detenuta dal 1999 utilizzata per l'omicidio della moglie. Sono intervenuti il Nucleo investigativo del gruppo carabinieri di Frascati, per procedere ai necessari rilievi, e i carabinieri della compagnia di Palestrina per ricostruire nel dettaglio la dinamica del delitto. Il Pm di turno sta procedendo all'interrogatorio di B.A", ha comunicato il procuratore di Tivoli Francesco Menditto. Il delitto, sottolinea Menditto, "non può essere ricondotto a una mera e isolata lite familiare".