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Fase 2, l’idea di Viriginia Raggi: “Navette per dipendenti pubblici contro invasione di auto”

Virginia Raggi in una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte, al sottosegretario Riccardo Fraccaro e ai ministri propone navette per i dipendenti pubblici di Roma, per decongestionare il traffico nella fase 2. La sindaca chiede un confronto su idee per agevolare la mobilità della Capitale.
A cura di Alessia Rabbai
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Navette per i dipendenti pubblici a Roma per decongestionare il traffico nella fase due e limitare il più possibile l'invasione di auto in città. È l'idea della sindaca Virginia Raggi, messa nero su bianco in una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte, al sottosegretario Riccardo Fraccaro e ai ministri. La sindaca di Roma avrebbe proposto un tavolo di raccordo inter-istituzionale per discutere su proposte possibili per agevolare la mobilità della Capitale in vista della ripartenza. L'obiettivo, spiega Raggi, è quello di una programmazione studiata ad hoc e un attento utilizzo delle risorse. La proposta secondo la prima cittadina potrebbe rivelarsi vincente anche per contenere l'afflusso dei viaggiatori che utilizzano i mezzi di trasporto pubbilico per spostarsi in città.

A Roma bus e metro già pieni potrebbero saltare le fermate

Roma si prepara alla fase 2 in attesa che cittadini e pensolari tornino a spostarsi per le strade della città. E mentre sul fronte traffico, il Campidoglio sta cercando di mettere in atto delle alternative che incentivino le persone a lasciare a casa l'auto privata per evitare un eccessivo numero in macchine in circolazione, per quanto riguarda la situazione del trasporto pubblico Atac ha già bocciato ogni ipotesi che la vede protagonista esclusiva dei controlli a tutela della salute pubblica. Per presidiare tutte le stazioni della metro, fermate degli autobus, capolinea, vetture e convogi infatti, dovrebbe assumere 5mila dipendenti. L'azienda, spiega, potrà essere presente solo nelle stazioni principali e nodi di scambio e di certo non riuscirà a controllare che i passeggeri rispettino tra loro la distanza di sicurezza. La Regione Lazio, in attesa che venga firmata l'ordinanza con le linee guida sul trasporto pubblico locale ipotizza che metropolitane e autobus già arrivati al massimo della capienza consentita potrebbero non effettuare le fermate stabilite per caricare altri passeggeri.

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