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Fase 2, il Comune prepara il piano per le piste ciclabili: in poche settimane sulle vie consolari

Andrà in Giunta entro sabato la delibera sulle nuove piste ciclabili: il progetto è quello di disporne una prima rete sulle principali strade consolari di Roma, per consentire ai cittadini di spostarsi in sicurezza, prediligendo chi può, il mezzo a due ruote all’auto privata o al trasporto pubblico, specialmente per le brevi distanze.
A cura di Alessia Rabbai
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(La Presse)
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La bicicletta per spostarsi a Roma come mezzo alternativo all'auto privata e al trasporto pubblico è un'idea in vista della progressiva riapertura del 4 maggio. Entro sabato andrà in Giunta la delibera con le disposizioni per le piste ciclabili che sorgeranno, questa è la promessa, nelle prossime settimane, per consentire gli spostamenti in città. Le prime a beneficiarne saranno le principali strade consolari. "I tempi sono abbastanza certi, il progetto prevede una prima rete di ciclabili chiamate ‘transitorie' che saranno disposte lungo la viabilità principale, valorizzando la bicicletta come mezzo di spostamento casa-lavoro" ha spiegato a Fanpage.it il presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno. La biciletta infatti, come auspica la sindaca Virginia Raggi, dovrebbe essere una scelta verso la quale i romani dovrebbero protendere, un'alternativa oltre ad essere green, che permette di muoversi rispettando la distanza di sicurezza richiesta dal dpcm del Governo, per evitare la diffusione dei contagi da coronavirus.

I dubbi dei cittadini sulla sicurezza stradale

Sono tante le domande dei cittadini, consapevoli del fatto che Roma non sia attualmente una città in cui la popolazione privilegi gli spostamenti in bici, come invece accade nelle Capitali del Nord Europa e che non tutti possono usarla. Primo dubbio riguarda il fronte della sicurezza, in previsione di un aumento del traffico delle automobili, che ci si aspetta con la progressiva riapertura. "La bicicletta è una delle alternative che abbiamo preso in considerazione, specialmente per coprire le brevi distanze – spiega Stefàno – Ci siamo attivati fin da subito, con diverse commissioni, l'obiettivo è quello di favorire il più possibile forme di spostamento sostenibile, diverse dall'automobile privata e dal trasporto pubblico, che non potrà prestare servizio con capacità piena per diversi mesi".

I veri test su bus e metro saranno quelli con maggiori flussi di utenti

Per quanto riguarda le criticità riscontrate in questi primi giorni di prove per il contingentamento degli ingressi alle stazioni della metropolitana e di controlli alle fermate degli autobus, il presidente della Commissione Mobilità spiega che per fare delle valutazioni "è necessario attendere le progressive riaperture, quando si registrerà un flusso maggiore di utenti". Nel frattempo, conclude "si sta cercando di mettere in campo tutte le risorse possibili per la sicurezza della clientela e del personale e ci stiamo concentrando sugli orari di maggior flusso e sui principali nodi di scambio".

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