Fase 2 a Roma: riaprono parchi e ville, ristoranti e bar solo per asporto
Due tra le principali novità introdotte nel decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che descrive le modalità della cosiddetta ‘fase 2' dell'emergenza coronavirus, sono la riapertura di ville, parchi e giardini pubblici e la possibilità, per ristoranti e bar, di attivare il servizio di asporto, take away. Non solo i locali di Roma potranno effettuare consegne a domicilio come già fanno, ma dal 4 maggio i clienti potranno recarsi loro stessi a ritirare i prodotti ordinati.
sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi;
Parchi e ville: la decisione spetterà alla sindaca Raggi
Il nuovo decreto introduce la possibilità di fare attività motoria (da soli e in ogni caso rispettando la distanza di almeno un metro da altre persone) e sportiva (distanza di almeno due metri) anche in ville e parchi pubblici. Spetterà però ai sindaci, e quindi in particolare alla sindaca Virginia Raggi, stabilire se ci sono le condizioni di sicurezza per consentire la riapertura:
d) è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera;
e) l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera; le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse;
Servirà la prenotazione per entrare nei parchi di Roma?
Qualche giorno fa la sindaca Raggi ha informato di aver avviato la manutenzione nei parchi e nelle ville storiche di Roma con interventi di pulizia, sfalcio e potature delle piante, "che renderanno il nostro patrimonio verde ancora più bello sicuro, in modo da accoglierci al meglio al momento della riapertura". Il vicesindaco Bergamo aveva previsto, in un'intervista rilasciata al Foglio: "Probabilmente il governo ci dirà solo che potremo riaprirli, assicurandoci di mantenere un controllo sugli assembramenti e sugli ingressi. Che a quel punto dovremo essere noi a gestire. Si pensa in particolare a un modo per concedere l'accesso alle ville dividendo la popolazione per ordine alfabetico, oppure per fascia d'età assegnata a dei giorni della settimana. O in ultimo anche regolandosi con delle prenotazioni a numero chiuso, per cui un cittadino potrà avere il permesso di entrare in una delle ville di Roma registrandosi e ottenendone l'autorizzazione, magari solo in un giorno e per determinate ore del pomeriggio. E' chiaro che per villa Sciarra e Villa Pamphili dovranno essere usati parametri diversi. Ma sarà fondamentale garantire ai cittadini di poter tornare a passeggiare nei nostri parchi in piena sicurezza".