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Covid 19

Famiglia positiva in un palazzo occupato a Garbatella, tamponi a tappeto per oltre 100 persone

Un’intera famiglia è risultata positiva al coronavirus in uno stabile occupato a Garbatella. Il palazzo è un’ex Asl vuota da anni occupata nel 2013 da oltre 40 famiglie in emergenza abitativa: al momento la Asl Roma 2 sta facendo i tamponi alle oltre cento persone che abitano nel palazzo di piazza Pecile.
A cura di Natascia Grbic
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Foto di repertorio
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Una famiglia che abita in un'occupazione abitativa a piazza Attilio Pecile, nel quartiere di Garbatella, è risultata positiva al coronavirus. La mamma e il piccolo sono ricoverati all'ospedale Bambino Gesù di Roma, mentre il padre si trova al Columbus Hospital. Sono in corso controlli al palazzo dove abita la famiglia: sul posto, gli operatori della Asl Roma 2 e gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale per monitorare la situazione. Nello stabile molti ambienti sono in comune e attraversati da molte persone: il rischio è che i contagi possano tornare a crescere e che lo stabile di piazza Attilio Pecile possa diventare un nuovo cluster.

Non è così invece per la Asl Roma 2, che in serata, dopo la diffusione della notizia del contagio a Garbatella, ha smentito l'esistenza di un focolaio nello stabile. "Nessun focolaio nello stabile di Garbatella – si legge in un comunicato – La situazione è attenzionata dalla Asl Roma 2, la famiglia con il minore positivo si trovano già presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. Sono stati eseguiti i tamponi e i test sierologici a tutti i presenti della struttura e al momento la situazione è monitorata con la collaborazione delle Forze dell’ordine".

Secondo quanto riportato da la Repubblica, i contagi sarebbero saliti almeno a dodici. I positivi sarebbero stati già trasferiti, così come i nuclei familiari che hanno il bagno in comune nello stabile. Gli altri che hanno i servizi igienici privati, possono rimanere. Lo stabile dovrà rimanere in isolamento per quattordici giorni, come da protocollo sanitario, al fine di evitare un'eventuale diffusione del contagio.

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