Erri De Luca scrive per Carmen, 15enne investita sulle strisce: “Guardate la sua foto”
Carmen Gattullo, 15 anni, è morta il 23 novembre dopo essere stata investita a Ostia mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali per andare a prendere l'autobus per la scuola. Erri De Luca ha incontrato lo zio della ragazza per caso e decide di scrivere alcune righe per Carmen. "Scrivo queste righe intorno alla vita perduta di Carmen Gattullo per chiedere al lettore, al passante, all’imbianchino che cancella i nomi dal registro: di guardare la sua foto. La città dovrebbe essere arredata di sue immagini", le parole dello scrittore napoletano. Di seguito il testo integrale apparso sul sito della Fondazione Erri De Luca.
Guarda la sua foto, mi dice suo zio.
Ci troviamo in un posto di smistamento, una sala di attesa. Mi ha riconosciuto, si è accostato. È napoletano, sulla quarantina.
Mi racconta di sua sorella da poco trasferita a Roma e di sua figlia che si stava ambientando. La casa già piena di ragazzi, del liceo iniziato da poche settimane, a Ostia.
Guarda la sua foto, mi dice. Ma lui non mi fa vedere nessuna immagine. Vuole che la cerchi in Internet.
Leggeva libri, ne aveva anche uno dei tuoi. E’ stata uccisa sulle strisce pedonali. Aveva quindici anni pochi giorni fa.
Scrivo il suo nome: Carmen Gattullo. L’uomo si allontana.
Batto sulla tastiera che fa apparire le persone. Eccola in diverse foto. E’ molto, molto carina.
Cerco nella sala lo zio, non c’è più.
Non aveva la voce di pianto. Voleva farmi sapere quel nome, quella notizia. Lui era suo zio, integro di fierezza per la sua nipote scintillante di bellezza. Ci sono dei dolori che non sopportano il lamento, così forti che prescrivono l’entusiasmo: guarda la sua foto.Scrivo queste righe intorno alla vita perduta di Carmen Gattullo per chiedere al lettore, al passante, all’imbianchino che cancella i nomi dal registro: di guardare la sua foto.
La città dovrebbe essere arredata di sue immagini.
I muri diventerebbero panoramici.
Ai semafori le automobili andrebbero piano.
In ogni bar ci sarebbe un caffè pagato a nome suo.
In ogni farmacia il suo sorriso inviterebbe a guarire presto.
Le onde che vengono stanche fino a Ostia, ripartirebbero al largo portando quel nome con loro, facendolo danzare sul loro carillon.Erri De Luca