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Erika, morta a 30 anni dopo il parto a Roma: indagati nove medici

Indagati chirurghi, ginecologi e anestesisti. “Vogliamo solo capire come e perché è morta. Lo dobbiamo alle bambine”, ha detto la mamma della giovane vittima.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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Erika De Leo è morta a 30 anni subito dopo aver partorito la sua seconda figlia. Sulla vicenda la procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto nove medici dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma sul registro degli indagati. Per ora, racconta Adelaide Pierucci sul Messaggero in edicola oggi, come atto dovuto. Le posizioni di tutti coloro che hanno avuto a che fare con la ragazza, chirurghi, anestesisti e ginecologi, saranno verificate dagli inquirenti. "Vogliamo solo capire come e perché è morta. Lo dobbiamo alle bambine", ha detto la mamma della giovane vittima.

La ragazza è morta a causa di una grave e improvvisa emorragia

Stando ai primi accertamenti la ragazza è morta a causa di una grave e improvvisa emorragia. Secondo quanto riporta il Messaggero, l'autopsia dovrà stabilire se essa sia stata provocata da una placenta accreta, cioè aderente all'utero, o causata dalle manovre dei medici durante il parto. Il fatto è accaduto qualche giorno fa, durante la 29esima settimana di gravidanza. Erika si è sentita male ed è corsa al pronto soccorso del Sant'Eugenio lamentando delle perdite di sangue. Alle 18,30 la bimba è nata, ma poco più di quattro ore dopo la mamma è morta. Le perizie tecniche saranno eseguite dal medico legale Silvestro Mauriello e il ginecologo Francesco Sesti, due specialisti dell'università Tor Vergata. Per conto della famiglia, invece, seguirà gli esami medici sul corpo della ragazza il professor Antonio Oliva dell'università Cattolica del Sacro Cuore.

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