Emergenza rifiuti, Roma testa l’intesa M5S-Pd: Raggi chiede aiuto a Zingaretti
Prove d'intesa tra Movimento Cinque Stelle e Pd a Roma, a seguito del nuovo contratto di governo. Il primo piano di confronto è una questione che attanaglia la Capitale: i rifiuti. La sindaca pentastellata Virginia Raggi si è rivolta al presidente della Regione Lazio, segretario Pd, Nicola Zingaretti, chiedendo aiuto per l'allarme che si sta prospettando al rientro dei romani dalle ferie estive, uno dei periodi, insieme alle festività, come ogni anno, in cui Roma si trova a dover affrontare questa criticità. Ieri la prima cittadina ha lanciato l'allarme, pubblicando un post su Facebook che la ritrae insieme a Zingaretti e al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che ha programmato al riguardo un tavolo tecnico previsto per domani.
"Gli impianti privati di trattamento dei rifiuti presenti nel Lazio non stanno rispettando l’ordinanza regionale che impone loro di ricevere le quantità di rifiuti fissate nell’ordinanza stessa" ha scritto la sindaca. "Negli ultimi giorni gli impianti hanno ridotto la loro capacità di trattamento e questo mette a rischio gli sforzi che tutte le istituzioni e Ama stanno facendo per assicurare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti di Roma" ha spiegato Raggi. Poi, ha lanciato un appello a tutti gli impianti "di ripristinare al più presto le capacità previste e a rispettare l’ordinanza della Regione Lazio". E ha concluso: "Auspico che Abruzzo e Marche possano al più presto formalizzare gli atti per il trasferimento dei rifiuti negli impianti di trattamento presenti nel loro territorio".
La riposta della Regione Lazio
Nel frattempo, come riporta La Repubblica, la Regione Lazio ha informato il Campidoglio che nei prossimi giorni gli impianti, chiusi per manutenzione torneranno a normale attività, come la Saf di Frosinone e di Ecologia Viterbo, mentre è già attivo il termovalorizzatore di Acea. In dirittura di arrivo gli accordi interregionali con Marche e Abruzzo. Ciò servirà a far fronte all'emergenza ma, ed è l'avvertimento della Regione, ciò non esclude il fatto che Roma dovrà comunque dotarsi di nuovi, propri impianti.