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Emergenza rifiuti, bufera sull’assessore Muraro per le consulenze sugli impianti di Ama

Bufera sull’assessore Paola Muraro, 12 anni consulente esterno per Ama, in particolare in riferimento alle ispezioni negli impianti di Tmb dell’azienda a via Salaria e Rocca Cencia, su cui indaga la Procura. Le opposizioni, da destra a sinistra, chiedono chiarimenti a Virginia Raggi.
A cura di Va.Re.
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Paola Muraro ha promesso che Roma sarà pulita entro il prossimo 20 agosto. Ma la crisi dei rifiuti che ha investito la capitale non sembra ancora vedere soluzione. Intanto sull'assessore all'Ambiente della giunta di Virginia Raggi continuano a piovere critiche e a inciampare nel suo ruolo, a dire il vero molto ingombrante, di ex consulente di Ama.

Muraro, 1 milione di euro in 12 anni dall'azienda municipalizzata romana, non incarna infatti esattamente la discontinuità con il passato, avendo lavorato ai vertici dell'azienda per molti anni, anche se inquadrata come consulente esterno. Per di più il suo rapporto di lavoro è cessato pochi mesi prima di assumere l'incarico da assessore. Una situazione che starebbe imbarazzando i vertici pentastellati, che almeno ufficialmente però continuano a difendere a spada tratta l'assessora.

Se le circostanze non fossero già abbastanza complicate, ora arriva anche la notizia che la procura di Roma sta passando al vaglio i documenti sul funzionamento degli impianti Tmb di Ama. Nel mirino proprio le ispezioni di Paola Muraro che per l'Ama era chiamata a certificare la classificazioni dei rifiuti usciti dagli impianti Tmb di Rocca Cencia e di via Salaria, i cui risultati sarebbero ben differenti da quelli dei periti della procura. Al momento l'assessore non risulta iscritta al registro degli indagati.

All'attacco le opposizioni, in particolare il Partito democratico che chiede senza mezzi termini le dimissioni di Paola Muraro e che Virginia Raggi vada in aula Giulio Cesare a riferire su quanto sta accadendo nel più breve tempo possibile. Michela Di Biase, capogruppo del Pd ha annunciato di aver presentato un'interrogazione per chiarire "quale ruolo ha avuto l'assessore Muraro, prima di assumere l'incarico di giunta, rispetto ad Ama, quali compensi abbia percepito dall'azienda e se abbia avuto incarichi professionali di qualsivoglia natura, con altre aziende pubbliche o private del settore gestione rifiuti".

Da destra a sinistra è un coro di richiesta di chiarimenti. "La Muraro è stata consulente esterna di Ama per 12 anni incassando più di un milione di euro, 115 mila euro di consulenze nel solo 2015. Nominata e strapagata solo perchè è bravissima? Ma queste municipalizzate romane non sono dei carrozzoni dove vengono stipati parenti, amici e raccomandati? È in questo modo che il Movimento 5 Stelle intende segnare la discontinuità con la mala gestione del passato?", si legge in una nota stampa di Giorgia Meloni.

Ma Paola Muraro non ci sta e risponde a tono, parlando di un dossier che presenterà lei stessa al momento opportuno. "Se non mi ero accorta che qualcosa non andava? Io me ne sono accorta e ho un mio dossier che tirerò fuori nel momento in cui me lo chiederanno". "Il mio rapporto era con gli amministratori di Ama che si sono succeduti nel tempo, quello che fa un consulente è consigliare, poi se l'azienda fa orecchie da mercante io non posso fare altro che dimostrare che quel che non andava l'ho scritto, anche via posta elettronica, quindi è tracciato", spiega ancora.

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