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Emergenza caldo, la Regione mette in campo 5mila medici di base per monitorare gli anziani

i medici dovranno monitorare i pazienti ritenuti maggiormente a rischio e controllarli nelle giornate più calde. La fasce sensibili sono state divise in quattro diversi livelli di rischio definiti dall’Osservatorio epidemiologico regionale.
A cura di An. Mar.
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Cinquemila medici di base per affrontare l'emergenza caldo in vista per la prima decade di luglio. Così la Regione Lazio ha deciso di affrontare le prime ondare di calore che porteranno le temperature sopra i 35 gradi, con conseguenti gravi rischi per le fasce deboli della popolazione. Il piano è dedicato, infatti, agli over 65.

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Quale sarà il compito della task force? Innanzitutto i medici dovranno monitorare i pazienti ritenuti maggiormente a rischio e controllarli nelle giornate più calde. La fasce sensibili sono state divise in quattro diversi livelli di rischio definiti dall'Osservatorio epidemiologico regionale. Hanno diritto alle visite domiciliari nelle giornate di caldo più intenso il livello 2 e 3 del bollettino. Inoltre, a Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia sono previsti sistemi di allarme specifici per coordinare il lavoro dei medici. Nel frattempo restano validi i ben noti, ma non per questo meno efficaci, consigli degli esperti: bere molta acqua, mangiare frutta e verdura due tre volte al giorno ed evitare di uscire nelle ore calde.

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