Elezioni europee 2019: Frosinone, la cabina è troppo stretta e un disabile non può votare

Seggio non a norma a Frosinone per le elezioni europee 2019 di domenica 26 maggio, dove un disabile non ha potuto votare. La denuncia arriva da Nando Bonessio e Guglielmo Calcerano, portavoce dei Verdi a Roma e nel Lazio. Secondo quanto comunicato in una nota, Crescenzi, già consigliere provinciale dei Verdi di Frosinone e attualmente candidato con Europa Verde nella circoscrizione Centro, si è recato questa mattina alla sezione elettorale numero 791 di via Casale del Finocchio 56 a Frosinone, Comune del Basso Lazio, in sedia a rotelle, ma non ha potuto votare per le barriere architettoniche presenti che glielo hanno impedito e non ha potuto fare altro che tornarsene a casa amareggiato di non essere stato messo messo nelle condizioni a lui idonee per esercitare il diritto di voto. Crescenzi è entrato all'interno della sezione autonomamente e senza impedimenti, fino alla cabina elettorale. Ritirata la scheda, non è riuscito ad entrare all'interno della cabina per votare, a causa delle sue ridotte dimensioni che non erano in grado di ospitare la sedia a rotelle. Inoltre il piano d'appoggio all'interno era evidentemente troppo in alto, per lui impossibile da raggiungere.
Disabile non può votare: "Mi sento umiliato"
"È realmente vergognoso che al nostro candidato Alessandro Crescenzi gli sia stato impedito di votare a causa delle barriere architettoniche – si legge nella nota diffusa da Bonessio e Calcerano – Noi chiediamo che il problema venga risolto immediatamente" così si sono espressi i due portavoce dei Verdi di Roma e Lazio in merito alla vicenda. E hanno spiegato: "Abbiamo già dato mandato al nostro avvocato di denunciare l'accaduto". Il presidente delle seggio non ho potuto far altro che certificare in un foglio in cui compare scritto che: "Il signor Crescenzi Alessandro non ha potuto votare in quanto assenti cabine adibite al voto elettorale per persone non deambulanti". Il candidato è tornato a casa amareggiato: "Sono umiliato e arrabbiato perché non vengono rispettati i diritti minimi dei cittadini. Noi con disabilità siamo considerati cittadini di serie B. Io non voglio essere accompagnato alla cabina da qualcuno, pretendo di votare da solo e questo mi è stato impedito".