Elezioni comunali, Paragone e Taverna a Tivoli con la candidata M5s: “Noi soli contro un esercito”
"Questa campagna elettorale mi ricorda la battaglia di Termopili. Andiamo a queste elezioni da soli contro un esercito di circa 600 candidati", ha detto dal palco Rosa Saltarelli, candidata sindaca del Movimento 5 Stelle a Tivoli (qua tutte le informazioni sulle elezioni comunali a Tivoli). "Domenica abbiamo una grande opportunità perché si può cambiare. Bisogna lavorare sulle periferie, perché non siano più dei dormitori sporchi e senza servizi. Rilanciare Tivoli dal punto di vista turistico, per far si che non ci sia solo un turismo giornaliero", ha detto ancora la candidata. Sul palco anche la senatrice Paola Taverna e il senatore Gianluigi Paragone, che dal 2 maggio stanno girando l'Italia con l'#AvantiTuttiTour, un tour in più tappe per supportare i candidati sindaci del movimento e i candidati alle Elezioni Europee del 26 maggio.
"Qualcuno dimentica cos'era l’Italia prima di noi. Adesso hanno tutti la soluzione per il lavoro, adesso hanno tutti la soluzione per la sanità, adesso hanno tutti la soluzione per la cultura. Chi è che in questo Paese ha abusato della Costituzione? Zingaretti vive di gossip. Per fare un’una accusa a noi ha bisogno di trasmissioni dove fare gossip", ha detto Taverna riferendosi alla battuta pronunciata ieri dal leader del Partito democratico, Nicola Zingaretti. Il segretario del Pd aveva definito il governo "inesistente come Mark Caltagirone" (il presunto sposo di Pamela Prati ). Per Paragone l'obiettivo dei 5 Stelle in Europa "è costruire un'UE più giusta con più senso di eguaglianza. La Lega si allea con i partiti del Visegrad ed è proprio li dentro che troviamo i nemici del popolo europeo, dei risparmiatori, degli artigiani. Noi porteremo Europa il senso di giustizia che c'e nella Costituzione italiana. Io vedo ancora la Fornero che parla, Mario Monti che parla. Mario Monti ha raddoppiato il numero dei poveri. Provate a immaginare cosa è accaduto alla classe media. Questo è accaduto perché hanno detto agli italiani che dovevano indebitarsi e non lottare per avere diritti".