Edwige Fenech perde il ricorso con il fisco per il superattico di lusso a Roma
Secondo i giudici il superattico romano di Edwige Fenech è un'abitazione di lusso e pertanto è escluso dalle aliquote agevolate per l'acquisto della prima casa. L'attrice e produttrice non aveva perciò diritto agli sgravi fiscali concessi durante la compravendita dell'appartamento avvenuta nel 2005. Per la Corte di Cassazione l'attico, che è grande 382 metri quadrati e si trova al sesto e ultimo piano di un palazzo nel centralissimo quartiere Prati, è un'abitazione di lusso, soprattutto per la metratura e per l'ampio terrazzo di cui dispone.
I giudici della Corte Suprema hanno quindi accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate contro la Fenech. L'appartamento ha una superficie in effetti inferiore a 240 metri quadrati, misura oltre la quale l'immobile viene considerato di lusso. Ma da questo calcolo Fenech aveva escluso terrazza e veranda, ulteriori 140 metri quadrati di spazio. "Il calcolo della superficie utile di un immobile, al fine di stabilire se esso debba essere considerato di lusso, va compiuto a prescindere dalla circostanza che parte degli ambienti non sia conforme alle prescrizioni urbanistiche sotto il profilo dell'abitabilità, in quanto quel che unicamente rileva ai fini del computo della superficie utile è l'idoneità di fatto degli ambienti allo svolgimento di attività proprie della vita quotidiana", recita il verdetto 4592 della Corte di Cassazione. Nelle sentenze di primo e secondo grado, invece, i giudici avevano dato ragione alla Fenech, confermando che in effetti il superattico avesse una superficie inferiore ai 240 metri quadrati (erano 220). Secondo la Cassazione, invece, devono essere aggiunte anche le metrature degli spazi esterni, "anche se ancora non muniti del requisito di abitabilità per le pratiche di accatastamento in corso dopo la trasformazione dei vecchi lavatoi del palazzo in un grande terrazzo".