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È morta la sora Pina, la cuoca del ristorante Biondo Tevere: fu l’ultima a vedere Pasolini vivo

Morta la ‘sora Pina’, storica cuoca della trattoria romana “Il Biondo Tevere”. Clienti del ristorante, aperto fin dal 1915, erano Elsa Morante, Alberto Moravia, ma soprattutto Pierpaolo Pasolini. La sora Pina è una delle ultime persone ad averlo visto vivo.
A cura di Enrico Tata
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La 'sora Pina', la storica cuoca del ristorante Biondo Tevere
La ‘sora Pina', la storica cuoca del ristorante Biondo Tevere

"Con enorme dispiacere vi annunciamo la scomparsa della nostra Amata Giuseppina ‘la Sora Pina' per noi un pilastro, una guida, tutto". Con queste parole il ‘Biondo Tevere' ha comunicato la morte della storica cuoca del ristorante affacciato sul fiume di Roma in via Ostiense. La splendida terrazza della trattoria fu utilizzata come set da Luchino Visconti per il suo film ‘Bellissima' con Anna Magnani. Clienti del ristorante, aperto fin dal 1915, erano Elsa Morante, Alberto Moravia, ma soprattutto Pierpaolo Pasolini. La sora Pina è una delle ultime persone ad averlo visto vivo. In un'intervista rilasciata a Repubblica raccontò: "Era il giorno prima dei Morti, il primo novembre del 1975. Mio marito stava già chiudendo la cucina, ma andò lo stesso al loro tavolo. Pasolini era un nostro cliente, veniva spesso qui, a pranzo e a cena. Lo conoscevamo bene, e poi chi non lo conosceva? Era famoso. Quando veniva mangiava poco. Poco e senza sale, perché diceva che il sale fa male. Spesso spaghetti aglio olio e peperoncino. Poi si fermava al tavolo, vedeva passare i ragazzi, prendeva appunti, scriveva. Sa, in tutti quegli anni che è venuto qui né io né mio marito abbiamo pensato che… beh, che avesse un interesse particolare per quei giovani, sa cosa voglio dire. Era una persona bene educata, che non diceva mai una parola di troppo. Aveva un conto aperto qui, che pagava con degli assegni in bianco, che dovevamo poi riempire noi".

Scrittori, cantautori, ma anche tanti politici, soprattutto del Partito Comunista Italiano, frequentavano la trattoria della Sora Pina, da Enrico Berlinguer ad Achille Occhetto. "Gli intellettuali da noi osservavano, riflettevano e prendevano appunti lo sai dove? Sulla tovaglia, ovvio! Tanti mi dicevano: Giuseppì, nun t’azzarda’ a mette’ quelle de stoffa… Quante volte Pasolini se ne andava ficcandosela in tasca…. Moravia mangiava pochissimo, si vede da quant’era magro. Fu lui a inventarsi il carpaccio di funghi tagliati fini, con lattuga, olio e limone, e da allora cominciai a farlo per tutti… Anche Elsa Morante si teneva leggera (Mezza sogliola e contorno, senza neanche finirli), mentre Pasolini odiava il sale, voleva tutto sciapo, o quasi", ha raccontato la sora Pina in una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera.

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