È morta Annarella: la pensionata trasteverina e comunista che fustigava i politici

A 91 anni è morta Annarella. Diventata idolo del web e delle televisioni, dopo che l'aveva scoperta Giuseppe Cruciani, conduttore de ‘La Zanzara' su Radio 24. Trasteverina doc e comunista, con i suoi "mortacci", "vaffa" e "figlio di…", tra Camera e Senato commentava l'attualità politica, fustigando parlamentari, ministri e capi di governo. Annarella non si risparmiava neanche in consigli, tanto che qualcuno scherzosamente aveva cominciato a chiamarla ‘onorevole'. Per ognuno aveva "‘na parola bona", dalla sua pensione di 213 euro al mese. Idolo di cronisti e videomaker che registravano i suoi ‘editoriali' genuini e viscerali. Con Annarella se ne va un'interprete della Roma popolare, che non ha paura di dire le cose come stanno, di sbeffeggiare potenti di ogni colore.
Il suo cavallo di battaglia senza dubbio le tirate contro Silvio Berlusconi, come questa passata alla storia: “Se deve levà dalla faccia della Tera, ‘sto zozzone. Lo vorrei vedè cor cappio al collo. Se l’avevo a casa er cappio, lo volevo portà ma poi me so dimenticata.. Vergnogoso che parli di ville comprate mentre c’è gente che non può permettersi neanche una rosetta da venti centesimi”.