E’ di Don Gigi Maresu il cadavere trovato tra le fiamme dell’incendio sull’Autostrada A24
Il cadavere trovato tra le fiamme del rogo divampato due giorni fa nei pressi del tratto urbano dell'Autostrada A24 appartiene a don Gigi Maresu. Il prete 66enne era scomparso da qualche giorno dalla casa di riposo per salesiani di Santa Maria Ausiliatrice. Il riconoscimento del corpo, completamente distrutto dalle fiamme, è stato possibile grazie a un rosario e una piccola croce che il don portava sempre al collo. Don Gigi soffriva di Alzheimer e quando è scomparso con sé non aveva né soldi né cellulare.
Mistero ancora sulle cause della morte. Sul suo corpo, infatti, non sono state trovate bruciature compatibili con l'ipotesi che a provocare il decesso possano essere state le fiamme. L'ipotesi più probabile è che la morte sia avvenuta proprio il giorno della scomparsa. Resta ancora da capire anche come il prete abbia fatto ad arrivare tra via di Portonaccio e via Fiorentini dal quartiere Appio-Tuscolano.
Ritrovato il cadavere di Don Gigi Maresu, il messaggio d'addio dei Salesiani
Questo il messaggio d'addio dei Salesiani per don Gigi:
Carissimi Confratelli,
è giunta purtroppo questa mattina la notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Don Gigi Maresu.
Il corpo è stato ritrovato nei pressi del tratto urbano della Autostrada Roma-L’Aquila, ed è stato scoperto perché proprio in quel punto era scoppiato un incendio ed erano intervenuti i pompieri per lo spegnimento.
La polizia ha chiesto a Don Antonio Petrosino di riconoscere la persone deceduta attraverso alcuni effetti personali.
Al momento non ho altre informazioni da darvi, se non quella che per celebrare le esequie dovremo attendere l’autopsia. Presumibilmente i funerali non saranno celebrati prima di martedì prossimo.
In questo momento, illuminati dalla speranza della risurrezione, ma toccati dal dolore, legato anche alla tragicità del decesso, vi chiedo una preghiera in suffragio del carissimo Don Gigi; chiedo una preghiera anche per i suoi parenti e per i confratelli animatori della comunità Zatti, che in questi anni lo hanno accudito con grande dedizione e in questi ultimi giorni si sono prodigati senza posa per ritrovarlo.